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Zelensky, Macron e il ruolo particolare che non c'è

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Santi Bailor
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"Ho voluto ricevere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con il cancelliere Olaf Scholz. Era il nostro ruolo: la Germania e la Francia hanno un ruolo particolare da otto anni su questa questione, abbiamo portato avanti un processo". La risposta del presidente francese Emmanuel Macron alle sacrosante critiche della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, dopo l’incontro del duo Scholz-Macron con Zelensky a Parigi, è debolissima.

La Meloni ha infatti sottolineato con le sue parole come la forza dell’Europa nel sostenere l’Ucraina sia anche nella unità dei 27 Stati Ue che ne fanno parte, e non certo in protagonismi di coppia. Parliamoci chiaro: il ruolo particolare che Macron rivendica a Francia e Germania sull’Ucraina in questi ultimi otto anni noi non lo abbiamo notato e nel caso ci fosse stato, ebbene i risultati politici di questo ruolo pluriennale non si son visti dato che da un anno in Ucraina è cominciata la guerra russa di invasione.

Al di là di frasi di circostanza, dunque, è evidente che l’asse franco-tedesco, dopo alcune passate incomprensioni tra Berlino e Parigi, prova a ripartire. Prima con la visita dei due ministri delle Finanze francese e tedesco in Usa, tema gli aiuti di Stato, e poi con l’incontro con Zelensky. L’Italia deve tenere il punto sull’unità europea e far presente che la condivisione e la ricerca di risultati politici comuni riguarda tutti i 27, compresi Parigi e Berlino. Altro che ruoli particolari!

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