commento

Enrico Letta prepara l'eutanasia del Partito Democratico

Riccardo Pedrizzi

Le elezioni in una democrazia compiuta si possono vincere o perdere e si si perdono bene bisogna dare gli onori delle armi agli sconfitti che poi possono svolgere il proprio ruolo di oppositori a testa alta. Ma se la sconfitta si rivela una vera e propria «Caporetto» a causa della insufficienza e della stupidità del capo che si è scelto e che è andato a «sbattere», il futuro di quel partito è buio ed i militanti, gli iscritti, gli elettori hanno tutto il diritto di ammutinarsi e di fargliela pagare al proprio capo, mandandolo a casa senza pensarci due volte. Anzi dovrebbe essere lui stesso ad avere il pudore di rassegnare le sue dimissioni.

E quello che avverrà con buone probabilità per Enrico Letta, il segretario del Pd, che ha condotto una campagna elettorale che ha realizzato in politica quello che vorrebbe introdurre sulla nostra legislazione: il suicidio assistito, cioè l'eutanasia, di un partito politico. Ne è un esempio l’ultima infelice «uscita» - quella con la quale, offendendo la destra e tutto il suo elettorato, ha sostenuto ed ha incoraggiato la Rai a trasmettere il cartone animato per bambini, Peppa Pig, in cui si presenta una famiglia con due mamme omosessuali. «Siamo arrivati a questo, a parlare di Peppa Pig, - ha detto il Segretario del Pd - perché purtroppo la destra questo è, una destra che pone questioni esistenziali su temi su cui non si dovrebbe nemmeno discutere, che dimostra l'arretratezza del nostro Paese». Ed ha continuato con la solita puzza al naso, spocchia ed atteggiamento di superiorità, arroganza e disprezzo per le idee degli avversari: «La destra ci porta a parlare di una sua incapacità di cogliere quello che sta succedendo in Italia e nel mondo. Su questo c'è una arretratezza culturale francamente preoccupante».

 

 

 

Ancora una volta Letta si è alienato ulteriormente una fetta consistente del suo elettorato, che, oltretutto, vede che, invece, l'avversario diretto, più pericoloso, Giorgia Meloni, ha chiesto alla nostra Tv di Stato di non trasmettere il filmato acquistato con i soldi di tutti noi contribuenti. In pratica Letta non si accorge che è lui stesso a continuare ad allargare così il solco tra il Pd e quello che dovrebbe essere il proprio elettorato naturale fatto di famiglie operaie e di piccoli borghesi che vorrebbero veder tutelati i propri diritti sociali (lavoro, pensioni, bollette, sanità, scuola,ecc.) piuttosto che sbandierare i diritti individuali ed i desideri di una sparuta minoranza, che vorrebbe imporre a tutto il resto della nostra società i propri gusti sessuali e le proprie tendenze anticonformiste.

A questa «imprudenza» autolesionista si aggiungono poi le sue varie proposte elettorali, che vanno dall’aumento delle tasse con l’introduzione di una «patrimoniale», alla droga libera con la sua legalizzazione, dal riconoscimento della cittadinanza agli immigrati, all'introduzione con il Disegno di legge Zan della propaganda e dell’insegnamento nelle scuole del «genere liquido», cioè di tutte le teorie Lgbg sui transgender, ecc.ecc. E poi sul piano istituzionale la conservazione di un sistema parlamentaristico, che non funziona più, con il rifiuto della riforma presidenzialista proposta da FdI con la Meloni. Tutti temi questi che agevolano il percorso verso la vittoria del Centrodestra e che mettono sempre più in difficoltà lo schieramento - una vera e propria armata Brancaleone - di Sinistra.