commento
Il metodo Verdone per scegliere gli uomini "giusti"
Come vengono scelte le candidature e chi ci rappresenterà in Parlamento nella prossima legislatura? Proviamo a spiegarlo in modo semplice. Esistono tre modalità per la compilazione le liste. Uno è il riempimento dei collegi, tramite emeriti SCONOSCIUTI. «Pronto ciao, senti ancora noi non ci conosciamo, sono un amico di tuo fratello, siccome mi si è creata una situazione davvero strana e mi si è liberato un posto in macchina, volevo sapere se una cosa del genere, cioè insomma, ti poteva interessare...». Il modello chiamato Carlo Verdone, tratto da «Un sacco bello» (1980) che prevede telefonate all’ultimo minuto a gente praticamente sconosciuta.
L’alternanza di GENERE uomo/donna, crea non pochi problemi essendo la politica affare atavicamente maschile. Le donne praticamente non si trovano. «Senti ma la consigliera di Casalpusterlengo, quella con dieci voti contati, se la mettessimo all’uninominale, capace pure che mi scatti il seggio?».
Poi c’è la complicazione STRATEGICA pro domo tua, detta anche «CILIEGINA». Metti in lista i nomi ostili delle cosiddette correnti interne. «Dai loro tre nomi e quelli per qualche giorno, se ne stanno buoni buoni». La torta rimane saldamente in mano tua. Infine il metodo più usato, quello dei fedelissimi, che i voti li hanno e sono espressione del territorio. Ma loro sono quelli che le liste le compilano e non fanno colore.