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Gualtieri e il termovalorizzatore, cambiare tutto per non cambiare nulla. I gattopardi dei rifiuti a Roma

Arnaldo Magro
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«Cambiare tutto per non cambiare mai nulla». Quel gattopardismo cronico, che ti si attacca addosso come l’odore acre che fa sprofondare agli inferi la Città Eterna. È cambiato il sindaco eppure alcune criticità, sempre tali rimangono. Si prenda il tema dei rifiuti ad esempio. Quel tema cardine del termovalorizzatore, sempre lì rimane. Inevaso. Da mesi. Come vessillo, utile allo sventolio dei pentastellati. Una opera che tanto servirebbe alla Capitale ma che non si concretizzerà. 

«Puliremo Roma in pochi giorni» disse l’ex ministro del tesoro, in piena campagna elettorale. Roma de facto, non è stata ripulita e l’emergenza resta tale. Da Claudia Gerini ad Alessandro Gasmann le foto postate dai vip romani sono impietose. Esattamente come accadde durante l’amministrazione pentastellata. 

 

Si consideri che quelle foto provengono dal primo municipio, dal centro storico. Ciò che può accadere in periferia, è esercizio facile di immaginazione. 

Se si assommassero i cinghiali rovistanti e tante altre storture, l’impressione è che quella spinta iniziale di cambiamento, si sia già esaurita. «Certo che però è proprio zozza… Roma, Europa, centro storico…» scrive l’attore dal cognome assai importante.  Lo dice con rammarico dopo aver dichiarato apertamente il suo voto al sindaco del Pd.  Sottolineando quel gattopardismo cronico, che alla fine, è l’unica cosa a non cambiar mai a Roma.

 

 

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