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Venezia: spacciava metanfetamina a prostitute, in manette protettore

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AdnKronos
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Venezia, 23 ott. (Adnkronos) - Nel corso delle ultime settimane apparivano completamente "fuori controllo" tra frasi sconnesse e movimenti scoordinati a ogni ora del giorno e della notte. Per questo motivo gli operatori del Servizio Sicurezza Urbana della Polizia locale di Venezia hanno deciso di stringere in questi mesi le maglie dei controlli sulle prostitute che stazionano in via Fratelli Bandiera a Marghera: le indagini hanno portato all'arresto del loro protettore, di nazionalità bulgara, e della sua compagna, oltre che di dosi di metanfetamina dal grado di purezza definito "estremo", vicino al 75%. Tutto è iniziato durante gli incessanti servizi di pattugliamento del territorio da parte degli agenti della Polizia locale: nel corso dei controlli spesso le prostitute apparivano alterate, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Un possibile indizio dei loro canali di approvvigionamento è stato raccolto ad agosto, quando un'unità cinofila del Corpo, avvicinandosi ad alcune lucciole di nazionalità bulgara, ha permesso di recuperare da terra una bustina autosigillante appena lanciata al suolo con alcuni cristalli all'interno (poi le analisi del laboratorio tossicologico forense dell'Ulss 3 "Serenissima" avrebbero certificato che si trattava proprio di metanfetamina dal livello altissimo di principio attivo). La sostanza sintetica, estremamente stimolante, oltre a provocare un forte stato di alterazione, può diminuire il bisogno di sonno. I sospetti si sono concentrati quindi sul protettore delle prostitute, metà delle quali convive con lui in alcuni appartamenti lungo via Fratelli Bandiera: si tratta di un cittadino bulgaro noto agli investigatori del Corpo. Durante i pedinamenti nei suoi confronti gli agenti hanno maturato la convinzione che lo stesso nascondesse le metanfetamine (in quantità importanti) nella sua camera da letto. Ottenuta l'autorizzazione dalla Procura, il 9 ottobre è scattata la perquisizione domiciliare: al momento dell'accesso la compagna dell'uomo, che si era presentata alla porta, ha tentato di opporre resistenza per ritardare l'accesso della Polizia locale, mentre il compagno tentava di liberarsi dello stupefacente nascondendolo in un peluche e gettandolo dalla finestra.

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