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In Grecia tutti al mare senza troppe precauzioni

Katia Perrini
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Il caldo è ormai estivo, il Grecia anche di più. Così le spiagge pubbliche hanno riaperto, dopo la chiusura imposta nell'ambito delle rigide misure di distanziamento interpersonale. Il Paese ccosì affronta un'ondata di caldo e gli abitanti delle città si sono affollati sulle spiagge in cerca di una nuotata rinfrescante, meno di una settimana dopo che le misure di blocco completo sono state revocate. L'allentamento delle restrizioni sulle spiaggie è considerato decisivo per salvare l'industria del turismo durante l'estate, in un Paese che rischia la peggiore recessione nell'Unione europea a causa della pandemia di Covid-19. Da oggi sono consentiti nuovamente il nuoto e l'uso delle sedie a sdraio, mentre restano banditi gli sport di gruppo o le attività di ristorazione. Il governo di Atene ha emanato rigide linee guida sulla gestione delle spiagge e le imprese rischiano multe fino a 20mila euro e la chiusura per tre mesi in caso di violazioni. Tra le limitazioni c'è il vincolo che il numero di bagnanti non può superare le 40 persone per mille metri quadrati, mentre gli ombrelloni devono essere distanti 1,5 metri gli uni dagli altri e la distanza tra i gruppi deve essere di 4 metri. Il governo, nel frattempo, sta valutando anche di consentire a bar e ristoranti di riaprire il 25 maggio. Ma le immagini che ci arrivano da Atene dicono bene altro: il mare è pieno di gente, in spiaggia gli ombrelloni non sono poi così distanziati, nonostante, tra i lettini, passi il personale a sanificare.

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