Bufera sul Villaggio Azzurro
Ostia, ecco le case dell'Aeronautica occupate con l'aiuto di Casapound
Venti famiglie italiane occupano il Villaggio Azzurro, 50 case prefabbricate dove una volta vivevano le famiglie dei militari dell'Aeronautica, di proprietà del Ministero della Difesa, ormai in abbandono, in via delle Baleniere nel cuore di Ostia, un'area di prefabbricati "che da oggi si chiamerà Area 121" dice il consigliere del X Municipio di CasaPound Luca Marsella. "Siamo italiani, siamo in difficoltà, siamo uomini e donne, padri e madri separati, disoccupati e precari, che vogliono dare un futuro dignitoso ai propri figli. Italiani lasciati soli, abbandonati dal governo, che più di tutti stanno pagando l'emergenza coronavirus” si legge sul cartello affisso sul cancello d’ingresso. Si tratta di prefabbricati costruiti negli anni 50 facenti parte del Villaggio Azzuro. "Sono alloggi di proprietà del Ministero della Difesa e gestiti dall'Aeronautica Militare, che - spiega Marsella - non avendo più provveduto alla manutenzione, sono abbandonati al degrado da diversi anni e spesso si sono trasformati in ricovero di sbandati e stranieri che hanno causato anche incendi. Fanno parte del patrimonio degli alloggi che il Ministero della Difesa mette a disposizione dei militari in servizio, già oggetto di inchieste per la questione affittopoli che ha riguardato migliaia di alloggi in tutta Italia". A sostenere da subito l'iniziativa è stato il consigliere del X Municipio di CasaPound, Luca Marsella. "Ad Ostia abbiamo molte situazioni di degrado e malaffare come questa - spiega Marsella - e mi auguro che prima di richiedere lo sgombero di questa nuova realtà fatta di italiani e regole che le famiglie si sono già date, si pensi piuttosto a liberare l'ex colonia Vittorio Emanuele occupata da centinaia di immigrati che spacciano droga. Le famiglie che abbiamo incontrato, hanno preso possesso di prefabbricati abbandonati e da anni non riassegnati su cui però lo Stato paga ancora tasse, fatto che potrebbe anche costituire un danno erariale. Per quanto mi riguarda - conclude Marsella - sono pronto a difendere queste famiglie insieme a tutti i residenti di Ostia che hanno già portato la loro solidarietà agli occupanti". Sul caso è già nato un polverone. "Mentre Ostia è in quarantena, CasaPound occupa abusivamente con la scusa di aiutare delle famiglie in emergenza abitativa" attaccano Giovanni Zannola (consigliere PD Assemblea Capitolina) e Flavio De Santis (segretario PD X Municipio) che annunciano che "depositeremo un’interrogazione alla Sindaca Raggi per chiarire come sia possibile che, mentre la maggior parte dei cittadini lidensi è confinata nella propria abitazione, noti soggetti appartenenti a Casapound riescano ad occupare senza alcun tipo di controllo uno stabile di proprietà del Ministero della Difesa. Inoltre, scriveremo al Ministro Guerini per liberare lo spazio e restituirlo alla cittadinanza con un progetto collettivo". Replica Marsella. "Neanche in un momento come questo il Pd riesce a stare vicino agli italiani in difficoltà, ma soffia sul fuoco dello scontro politico" dichiara il consigliere di CasaPound nel X Municipio, in merito all'occupazione di 20 famiglie italiane ad Ostia che sottolinea che "non c'è stata nessuna occupazione di CasaPound e non ci saranno sedi politiche all'interno della struttura, ma solo un tetto per 20 famiglie italiane in difficoltà che il loro governo ha abbandonato. Il Pd si preoccupasse dell'ex colonia Vittorio Emanuele, che sul lungomare di Ostia è occupata da 20 anni da centinaia di immigrati che spacciano droga. Non ho visto interrogazioni del Pd su questo. Pensassero anche allo scandalo mascherine che riguarda la Regione Lazio di Zingaretti". Nella polemica interviene il comitato provinciale dell’Anpi di Roma, con la sezione "Elio Farina" del X Municipio che "chiede che si sgomberi immediatamente quest’ultima occupazione e che le Autorità competenti applichino le Leggi Scelba e Mancino che prevedono lo scioglimento di tutte le organizzazioni che apertamente si richiamano al fascismo e al nazismo e sgomberino tutte le occupazioni illegali di stabili pubblici da esse effettuate".