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Tutti gli appunti di Conte alla prova del Senato

Dopo 4 ore di dibattito il premier replica più a Salvini che ai senatori

Silvia Sfregola
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«Molte delle dichiarazioni che ho sentito oggi in aula oggi sono rimaste ferme all'8 agosto». Ce l'ha con il leader della Lega Matteo Salvini, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sua replica in Senato, alla fiducia al governo. Dopo quattro ore di dibattito, con un Conte attento e presente a prendere appunti tra i banchi del governo, è arrivata la replica più a Salvini che ai senatori. Nei primi minuti sembrava di assistere al bis di quanto successo, nella stessa aula, meno di un mese fa, il 20 agosto, al discorso di Conte ai senatori in cui raccontava la sua versione della crisi di governo aperta dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini. «Con una certa arroganza qualcuno unilateralmente ha deciso di portare l'Italia alle elezioni da ministro dell'Interno e sempre unilateralmente e arbitrariamente di concentrare definitivamente nelle proprie mani tutti i poteri: pieni poteri - ha ricordato Conte -. Se questo era lo schema, l'obiettivo e il progetto è comprensibile che tutti coloro che lo hanno ostacolato per senso di responsabilità e nel rispetto della costituzione siano diventati nemici».

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