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DiCaprio-Pitt, delirio sulla Croisette a Cannes

È il giorno di Quentin Tarantino ma...

Silvia Sfregola
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Sul tappeto rosso di Cannes è stato il turno di Quentin Tarantino: il regista americano, 25 anni dopo aver ricevuto la Palma d'Oro per Pulp Fiction, è tornato sulla Croisette per presentare la sua ultima fatica, «C'era una volta a Hollywood», una delle pellicole più attese della kermesse. E il suo arrivo sul tappeto rosso è stata una marcia trionfale: a scortarlo, oltre alla moglie, Daniella Pick, e all'attrice Margot Robbie, due pezzi da novanta come Leonardo Di Caprio e Brad Pitt che si sono prestati a selfie e autografi, osannanati dai fan, molte in attesa fin dal mattino. «Quentin è uno degli ultimi grandi nella grande tradizione del cinema», lo ha celebrato Di Caprio, mentre per Brad Pitt, «il suo film è una lettera d'amore per Hollywood, Los Angeles e il cinema». Una dichiarazione d'amore che Tarantino ha reso a Cannes, palcoscenico d'eccezione e che «mi ha cambiato la vita. Arrivai con "Le iene" (nel 1992) come un piccolo regista indipendente e ho fatto il giro del mondo». Dopo il lungo applauso che li ha accolti all'ingresso del Grand Theatre Lumiere, il direttore generale del festival Thierry Fremaux ha fatto suo l'appello lanciato dallo stesso regista con un post su Twitter, che chiedeva agli spettatori di non rivelare la storia del film nel dettaglio: «Amo il cinema, amate il cinema, è il momento di scoprire una storia. Chiedo solo a tutti di non rivelare nulla che possa impedire ai futuri spettatori di vivere la stessa esperienza di fronte al film». Il film è uno dei più attesi dell'anno: non solo per il peso specifico del regista, ma anche perchè può contare su due tra le più grandi star del mondo. E Tarantino cerca di nuovo la Palma d'Oro, dopo quella conquistata con 'Pulp Fiction', due anni dopo aver debuttato sulla Croisette con "Reservoir Dogs", presentato fuori competizione nelle sessioni speciali. Pellicole che gli hanno cambiato la vita: la prima impose il suo nome nel circuito dei festival, la seconda gli ha dato fama internazionale. Il nuovo lungometraggio è stato girato in 35 mm, dura 2 ore e 45 minuti e racconta una storia ambientata a Los Angeles nel 1969 nel pieno della rivoluzione hippie, con Di Caprio e Pitt che incarnano rispettivamente un attore tv di western e la sua controfigura, vicini di casa dell'attrice Sharon Tate, impersonata dalla Robbie. Evidente il richiamo nel titolo a Sergio Leone, che Tarantino ha sempre riconosciuto come uno dei suoi grandi maestri, per un film tra i più attesi della 72esima edizione di Cannes.

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