Europeista liberale, così Caputova trionfa in Slovacchia
L'avvocatessa anti-corruzione è la prima presidente donna
L'avvocatessa anti-corruzione Zuzana Caputova diventerà la prima presidente donna della Slovacchia. L'attivista per l'ambiente, 45 anni, ha ottenuto il 58,40 per cento dei voti nelle elezioni di sabato, secondo i risultati provvisori, mentre il commissario europeo per l'Energia, Maros Sefcovic, si è attestato 41,59%. Lo ha fatto sapere l'Ufficio statistico slovacco. I risultati ufficiali sono attesi per oggi a mezzogiorno. "Guardiamo a ciò che ci unisce, promuoviamo la cooperazione al di sopra degli interessi personali", ha detto la Caputova dopo la sua vittoria. E ha aggiunto che il risultato è stato un segnale che "si può vincere senza attaccare gli avversari". "Credo che questa tendenza verrà confermata anche nelle elezioni del Parlamento europeo e delle elezioni parlamentari slovacche del prossimo anno", ha sottolineato ancora la presidente slovacca in pectore. Specializzata in ambiente e senza alcuna esperienza politica alle spalle, Caputova ha fatto della lotta alla corruzione il fulcro della sua campagna, in un Paese segnato l'anno scorso dall'omicidio del giornalista d'inchiesta Jan Kuciak impegnato nella stessa battaglia. Al primo turno del 16 marzo Caputova, il cui motto è Lottiamo contro il male, aveva ottenuto il 40,3% dei voti contro il 18,66% dell'avversario, il commissario Ue per l'Energia Maros Sefcovic (52 anni e candidato sostenuto dal governo). La giurista Caputova, un tempo vicepresidente del partito Slovacchia progressista che ha poi lasciato, l'anno scorso era fra le migliaia di manifestanti che sono scesi in piazza scioccati dall'assassinio di Kuciak e della sua fidanzata, uccisi mentre il reporter si apprestava a pubblicare un articolo su presunti legami fra uomini politici slovacchi e la 'ndrangheta. Le massicce proteste ebbero un effetto sul governo del partito Smer-SD portando alle dimissioni del premier ministro Robert Fico, che resta tuttavia capo dello Smer-SD e alleato del premier attuale Peter Pellegrini. Finora sono stati effettuati cinque arresti, fra cui il presunto mandante dell'omicidio, un multimilionario che avrebbe legami con il partito Smer-SD, e giovedì l'Europarlamento ha invitato la Slovacchia a portare avanti l'inchiesta. Divorziata e madre di due figli, la candidata liberale ha promesso protezione dell'ambiente, sostegno alle persone anziane e una riforma della giustizia che privi "procuratori e polizia di ogni influenza politica".