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Grande festa per le fettuccine di Alfredo

Celebrata la pasta al doppio burro che compie 11 1 anni: Liz Taylor e John Wayne non ci rinunciavano mai

Gabriella Sassone
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Liz Taylor ci tornava spesso, ogni volta con un marito diverso. E chiedeva di togliere dalla parete la sua foto con il precedente amore, per non urtare la sensibilità di quello nuovo. Fino a che Alfredo le disse: “Forse è meglio che facciamo una foto lei ed io da soli!”. John Wayne non rinunciava mai al suo piattone di fettuccine. Quando alloggiava al Plaza, se le faceva portare direttamente in camera. Tra Ava Gardner e Alfredo scossò subito un'amicizia affettuosa. Quando lui cominciò a star male, Ava gli faceva recapitare a casa enormi fasci di rose rosse. Quando la vita era dolce e si chiamava “Dolce Vita” c'erano Vespette e dive di Hollywood in libera uscita, paparazzi e scazzottate, bagni nella Fontana di Trevi, allegria e voglia di vivere, serate frizzanti e champagne. I ristoranti erano frequentati da capi di Stato, politici e stelle di celluloide. Oggi che la vita non è più dolce, semmai è “Truce Vita”, i soldi non girano più tanto che c'è bisogno del reddito di cittadinanza, via Veneto è morta e anche altre zone del centro storico non stanno tanto bene, nei locali simbolo dell'epoca ci trovi turisti e Grandi Fratelli. I divi irraggiungibili di un tempo che facevano sognare son diventati i morti di fama dei reality-strazio, i litigiosi protagonisti di “Uomini& Donne”, i più o meno talentuosi ragazzotti che escono dai talent. Ma la Dolce Vita pare impossibile da dimenticare, almeno per chi l'ha vissuta. E si continua a celebrare nei suoi templi. L'altra sera, il ristorante di Piazza Augusto Imperatore, “Il vero Alfredo”, ha evocato gli anni '50 e ‘60 per festeggiare le 111 "primavere" del suo piatto cult nato nel 1908: le fettuccine bionde al doppio burro, conosciute in tutto il mondo, tanto che in Usa c'è il “National Fettuccine Alfredo Day”, simbolo del made in Italy. Entrare da “Il vero Alfredo” è fare un viaggio nella memoria: alle pareti foto autografate di tutti i potenti passati da lì che hanno fatto la storia dell'ultimo secolo. Una galleria dove spiccano gli Onassis, i Kennedy, gli Agnelli, Trump, Walt Disney che ha lasciato disegnato su un librone anche il suo Mickey Mouse, Hitchcock, Ingrid Bergman, Anna Magnani, Fernandel, Roman Polansky, Sergio Leone, Orson Welles, Sophia Loren. Ma anche star della musica come Frank Sinatra, Ginger Rogers, Ringo Star, Harry Belafonte. Al timone oggi ci sono le eredi di Alfredo: le biondissime Ines Di Lelio e sua figlia Chiara Cuomo. All'ingresso una modella scimmiotta Audrey Hepburn a cavallo della mitica Vespa originale dell'epoca. Su cui tutti corrono a farsi fotografare. Ecco un sornione e sorridente Giancarlo Magalli, intento a chattare col suo Smartphone. Sul palco, alla chitarra, c'è Giandomenico Anellino, “il disegnatore di musica”, che ha collaborato con Baglioni, Cocciante, Ranieri, Dionne Warwick, Annie Lennox, Brian Adams, Lionel Ritchie. Arrivano Tony Esposito, l'artista Mark Kostabi, il regista Christian Marazziti, Roberta Beta con la family, Gennaro Cannavacciuolo, Antonio Flamini e lo chef dei Vip Stefano Crialesi. Le fettuccine vanno a ruba, tanto che il locale è ora sotto tutela dei beni culturali per la rilevanza storica della sede e dell'attività stessa.  

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