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I rilievi alla Lanterna Azzurra di Corinaldo: "Gravi responsabilità"

Davide Di Santo
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Individuare chi ha spruzzato la spray urticante, che ha scatenato il panico, e capire quante persone erano effettivamente dentro la sala rispetto ai 1.400 biglietti venduti per una capienza massima autorizzata di 871 persone: sono i due gli obiettivi della procura della repubblica di Ancona, che sta indagando sulla tragedia davanti a una delle uscite di sicurezza del 'Lanterna Azzurra Clubbing', dove la notte scorsa hanno perso la vita sei persone, cinque minorenni e una mamma di Senigallia, e una 70 sono rimaste ferite, 8 in modo molto grave. Nel corso della mattinata, anche grazie al lavoro dei carabinieri che hanno ascoltato decine di ragazzini feriti, ha preso corpo l'ipotesi che a scatenare l'inferno mentre il pubblico attendeva il trapper Sfera Ebbasta sia stato uno spray, con ogni probabilità al peperoncino. Giovanna Lebboroni, uno dei magistrati che sta indagando sulla vicenda, ha parlato di "gravi responsabilità penali" qualora l'ipotesi trovasse consistenza nelle testimonianze di chi era nei pressi: i reati contestabili, infatti, sono di morte come conseguenza di un altro reato oppure omicidio preterintenzionale. Secondo alcune indiscrezioni, che non hanno trovato al momento alcuna conferma, alcuni testimoni avrebbero riferito che a usare una bomboletta spray, che non e' stata ancora recuperata ne' all'interno ne' all'esterno del locale, sia stata una minorenne. 

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