accoglienza e solidarietà
Roma, apre "Casa San Raffaele": ecco la casa per i pendolari della salute
A Roma ha aperto Casa San Raffaele, una casa vera per i pendolari della salute, i pazienti oncologici che arrivano nella Capitale assieme ai loro familiari che devono sostenerli con amore nella battaglia per la vita. Da oggi, per loro, c'è una "tana" immersa nel verde, completamente gratuita, per sentirsi a casa anche lontano da casa. E' l'abbraccio accogliente e solidale della Fondazione San Raffaele che stamattina ha aperto il cancello di una villa con 40 posti letto in via Fermo Ognibene 25 nel quartiere Mostacciano: 2mila mq, 10 appartamenti per un totale di 40 posti letto, una solare sala colazioni e un’ospitale sala tv modernamente arredate e dotate di tutti i comfort per i familiari dei malati oncologici degli IFO Regina Elena - San Gallicano e degli ospedali della Capitale. L’ospitalità, completamente gratuita, è riservata a coloro che provenendo da fuori Roma non hanno un reddito sufficiente a sostenere le trasferte onerose necessarie a ricevere cure e assistenza. Per accedere basta scaricare e compilare il modulo di richiesta ospitalità presente sul sito internet www.fondazionesanraffaele.com dove è possibile reperire anche tutte le ulteriori info utili sull’iniziativa. Un progetto pensato e realizzato dall’omonima Fondazione San Raffaele, ente non profit da vent’anni al servizio della scienza e della medicina, che intende rispondere alle necessità ed esigenze crescenti di chi è costretto ad intraprendere i cosiddetti "viaggi della speranza". Il fenomeno della migrazione sanitaria, infatti, non accenna a diminuire e colpisce soprattutto il malato oncologico, costretto a lunghe e ripetute permanenze lontano da casa. Soltanto il mondo del volontariato e del non profit ha aiutato le famiglie provate da questo dramma nel dramma, creando e gestendo strutture in grado di accogliere chi, oltre alla malattia, deve affrontare anche sacrifici economici. "La Fondazione San Raffaele ha costruito nel tempo una straordinaria esperienza nel mondo della solidarietà, grazie alle continue iniziative realizzate a fianco dei più deboli. Per questo oggi ha scelto di essere vicino a chi viene da lontano per misurarsi con la malattia e tutto ciò che ne consegue" spiega il direttore generale della Fondazione San Raffaele Alberto Bertolini.