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Cannes 71 a due facce: "parata" femminista dopo il red carpet osé

Davide Di Santo
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Ottantadue donne che sfilano silenziose sul tappeto rosso di Cannes. Le donne sono le giurate Kristen Stewart e Ava DuVernay, la regista Agnes Varda, la presidente di giuria Cate Blanchett. Jane Fonda, Claudia Cardinale et Marion Cotillard. E molte altre ancora che saliranno le famose scale. Accade stasera al festival cinematografico sulla costa azzurra noto in tutto il mondo. Il red carpet è quello di Les filles du soleil di Eva Husson, il film più rappresentativo sulla questione femminile tra quelli in concorso per la Palma d'Oro. Dal presidente della giuria Cate Blanchett anche una dichiarazione congiunta con la cineasta Agnès Varda. Un'azione simbolica su iniziativa del collettivo francese contro le disuguaglianze nella 7a arte "50/50 en 2020", che si colloca nell'ambito dello scandalo Weinstein e di quell'impegno a sostegno di #MeToo e Time's Up che Cannes sta portando avanti, a partire dall'apertura di una linea telefonica per la denuncia di molestie e dall'invito a comportamenti corretti. Il tutto a poche ore dalle polemiche per un red carpet tra i più "caldi" degli ultimi anni con modelle e attrici con indosso vestiti minimal, a volte perfino seni nudi e incorniciati da accattivanti e fantasiosi merletti neri. Nonostante lo scandalo Weinstein sugli abusi sessuali nel mondo dello spettacolo, che ha provocato un'ondata di indignazione e il movimento di protesta mondiale neo-femminista.

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