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Mattarella riceve Juve e Milan: "Io arbitro, i giocatori mi aiutino"

Davide Di Santo
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"Quando sono stato eletto presidente della Repubblica, ho giurato davanti al Parlamento e ho pronunciato un discorso nel quale mi sono paragonato ad un arbitro assicurando la mia imparzialità ma subito ho detto 'i giocatori aiutino l'arbitro con la loro correttezza'". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella durante l'incontro al Quirinale con Milan e Juventus, finaliste della Coppa Italia. "Bisogna sempre ricordare che un arbitro può condurre bene un incontro se ha un buon aiuto, la correttezza, l'impegno leale" dei giocatori, ha sottolineato il capo dello Stato. "Anche gli arbitri - ha aggiunto Mattarella - possono commettere errori però vanno aiutati dai protagonisti. Quando un arbitro non si nota vuol dire che i protagonisti stanno svolgendo alla perfezione il loro compito e un buon arbitro, generalmente, spera di non essere mai notato".

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