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Berlusconi inciampa ma continua il comizio: "A 18 anni combattevo i comunisti, oggi il M5S"

Davide Di Santo
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Silvio Berlusconi inciampa sul palco dell'Auditorium a Isernia a conclusione del comizio elettorale per il candidato del centrodestra Donato Toma. Il leader di Forza Italia si è subito rialzato, senza alcuna conseguenza, appoggiandosi al braccio di Toma e ha ripreso la parola sul palco nominando tutti i molisani presenti: "Missionari di libertà e benessere". Berlusconi ha anche raccontato di quando a 12 anni ha iniziato l'attività politica contro i comunisti e continua, oggi, a 82 anni, contro i Cinque Stelle. L'ex presidente del Consiglio ha ripercorso le tappe della sua vita nel corso di un appuntamento elettorale, a Isernia. "Nel 1948 - ha detto il presidente azzurro - a 12 anni attaccavo i manifesti a Milano contro il Partito Comunista Italiano. Noi coprivamo i loro manifesti e loro coprivano i nostri. Una sera, sentii scuotere la scala dove mi trovavo. Erano militanti comunisti che mi dissero: 'Vieni giu', bellezza, che abbiamo qualcosa da dirti'. Me le diedero di santa ragione, ma riuscii a scappare. Nel 1948 ero gia' in campo per difendere la liberta' e l'Italia dal comunismo. Poi sono sceso in campo nel 1992, per evitare, ancora una volta che i comunisti andassero al potere. Da allora si sono succeduti quattro colpi di Stato che hanno massacrato la democrazia, con governi non eletti dal popolo e sostituiti da giochi di palazzo. Oggi, alla mia eta', sono tornato in campo per evitare che un movimento ribellista, populista e pauperista come quello dei Cinque Stelle vada al governo. Sarebbe una tragedia per il Paese". 

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