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Le nuove Miss Italia nel reportage di un fotografo di guerra

Gli scatti in bianco e nero di Gabriele Micalizzi

Carlo Antini
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Niente lustrini né pose glamour, ma bellezza e cultura declinati al femminile. Un modo nuovo di raccontare la bellezza attraverso gli occhi di un testimone del nostro tempo che ha visto anche l'orrore dei teatri di guerra: è l'idea al centro del calendario di Miss Italia realizzato in bianco e nero da Gabriele Micalizzi, fotogiornalista in zone di conflitto, scelto dalla patron Patrizia Mirigliani per raccontare lo storico concorso di bellezza. Si tratta di un reportage di pura cronaca del viaggio di 214 ragazze alla conquista del titolo e alla ricerca del loro futuro: un racconto di volti e storie illustrato in modo rigoroso, con semplicità e chiarezza. 33 anni, fotoreporter inviato di guerra, Micalizzi collabora con le più prestigiose riviste nazionali ed internazionali. Dopo essersi concesso una parentesi nel mondo della moda curando la campagna di comunicazione per un noto brand di intimo, attualmente si sta dedicando al progetto intitolato "Italians the Myth", una celebrazione dell'italianità nel mondo, che verrà arricchito da un intero capitolo dedicato a Miss Italia. ʺIl calendario è espressione di una bellezza non patinata, molto vicina alle tinte neorealiste che illuminano il bianco e nero degli scatti – ha scritto Patrizia Mirigliani - E' la sintesi, con la sua sfida al multiculturalismo e alle differenze, della modernità di un Paese che, dopo 78 anni, ancora plaude al passaggio di Miss Italia. Il Concorso ha un legame con la tradizione ma raccoglie le sfide imposte dalla contemporaneità con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Ma non c'è modernità che tenga davanti alla favola: le bambine, infatti, anche nel terzo millennio, continuano a sognare di potere indossare la corona subendo il fascino "aristocratico" di Miss Italiaʺ.

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