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Metropolitana chiusa e bus fermi, Roma va in tilt

Silvia Sfregola
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Giornata di passione in tutta Italia a causa dello sciopero dei mezzi. In particolare a patirne le conseguenze è stata ancora una volta la città di Roma. "Lo stop - spiega l'Usb - è stato indetto per difendere il diritto dell'esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali, contro la politica delle privatizzazioni, le norme per la riorganizzazione dei Servizi Pubblici Locali (SPL) e delle aziende partecipate che prevedono fusioni, chiusure/liquidazioni, con un esubero di personale previsto di oltre 300mila lavoratori, prevedendo l'applicazione anche ai dipendenti delle partecipate le norme relative agli ammortizzatori sociali, così come ridisegnati dal Jobs Act, insieme alle regole sulle crisi d'impresa e legge fallimentare, con una parificazione alle società private; contesto nel quale si inserisce l'abrogazione del Regio Decreto 148/31 per il settore del Trasporto Pubblico Locale". Nella Capitale l'adesione è stata altissima con le linee della metropolitana chiuse per gran parte della giornata così come la Roma-Lido ed oltre il 90% delle linee su gomma che è rientrata nei depositi. Adesione alta anche a Napoli così come in Emilia Romagna. È andata meglio invece a Milano dove i disagi sono stati tutto sommato contenuti. Tornando alla Capitale i problemi più gravi si sono verificati sulla Cristoforo Colombo dove fin dalla prima mattinata migliaia di auto si sono trovate bloccate in coda. Nel centro cittadino invece lunghe code di pedoni, soprattutto turisti, si sono formate sotto il sole alle fermate dei taxi alla ricerca di un mezzo di trasporto difficile da trovare. Particolarmente congestionata la situazione alla stazione Termini. 

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