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Francia, seviziato durante l'arresto. La rivolta nelle banlieue continua

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Davide Di Santo
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Non si placano le proteste in Francia, dopo il caso di Theo, un ragazzo nero di 22 anni seviziato dai poliziotti durante un tentativo di arresto ad Aulnay-sous-Bois, alla periferia di Parigi, durante un controllo anti-droga. Anche se gli incidenti la scorsa notte sono stati inferiori rispetto ai giorni precedenti, 17 persone sono state arrestate in altre località della periferia nord della capitale francese, dove è montata la contestazione. Nel luogo da dove tutto è partito, Aulnay-sous-Bois, invece, regna la calma. Secondo quanto riferisce la polizia, una decina di persone, tra cui alcuni minorenni, sono stati evacuati e hanno riportato sintomi di intossicazione da monossido di carbonio dopo il lancio di una molotov all'interno di un edificio di Tremblay-en-France. Sempre qui la facciata di un commissariato di polizia, altri edifici e delle auto sono stati danneggiati. Ferito lievemente l'autista di un autobus vicino a Clichy-sous-Bois. Per cercare di placare la protesta, ieri il presidente François Hollande è andato in ospedale a far visita a Theo, il ragazzo arrestato e seviziato dalla polizia. E il primo ministro Bernard Cazeneuve ha promesso di agire con "maggiore fermezza" contro gli agenti nel caso in cui i fatti denunciati vengano confermati. Lo stesso ragazzo, che durante l'arresto sarebbe stato anche sodomizzato con un manganello, ha inviato un messaggio chiedendo di fermare le proteste e i saccheggi. Diciassette dei giovani arrestati negli ultimi giorni, tra cui 11 minorenni, compariranno oggi in tribunale.

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