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La Festa per le medaglie col cuore a Norcia

Katia Perrini
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Una festa a due volti. Il primo, giustamente soddisfatto, per le sei medaglie conquistate in estate ai Giochi di Rio de Janeiro, quattro all'Olimpiade e altre due nel fioretto paralimpico, con la splendida Bebe Vio campionessa nell'individuale e poi capace di trascinare le compagne al bronzo nella gara a squadre. L'altro volto della giornata organizzata dalla Federazione italiana scherma al Foro Italico, nel Salone d'Onore del Comitato olimpico nazionale italiano, è però triste, nel ricordo del recente terremoto che ha devastato la città di Norcia, storica casa del fioretto azzurro. Da Elisa Di Francisca a Rossella Fiamingo, medaglie d'argento a Rio rispettivamente nel fioretto e nella spada, fino all'olimpionico Daniele Garozzo, è un coro unanime di solidarietà per la cittadina umbra. «Purtroppo piange il cuore per Norcia - ha ammesso la Fiamingo - un luogo in cui abbiamo lasciato una parte di noi. Spero si sistemi tutto presto, ciascuno di noi dovrebbe dare un contributo a queste persone, qualsiasi cosa è importante». «Norcia è la nostra seconda casa, la città dove siamo andati ad allenarci per anni - ha aggiunto la Di Francisca - Dobbiamo unirci con il governo per aiutare le persone in difficoltà». Il presidente della Federscherma, Giorgio Scarso, è pronto a riportare presto la scherma a Norcia se sarà rieletto dall'Assemblea nazionale in programma il 20 novembre nello stesso Salone d'Onore del Coni.

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