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Da Algida a Peroni Ecco tutti i marchi italiani finiti in mani straniere

Filippo Caleri
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Tre marchi storici del Made in Italy alimentare su quattro sono già in mani straniere. Una perdita iniziata negli anni '70 con la cessione dei gelato Algida agli olandesi di Unilever e che è continuata negli anni successivi, senza sosta, fino ai giorni nostri con il gelato artigianale, Grom (ancora una volta a Unilever) e con la birra Peroni passata da SabMiller ai giapponesi di Asahi. "Purtroppo il cambiamento di proprietà ha significato spesso lo spostamento delle fonti di approvvigionamento della materia prima a danno dei coltivatori italiani che offrono un prodotto di più alti standard qualitativi" ha sottolineato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel denunciare come l'acquisizione di marchi storici abbia portato anche "lo svuotamento finanziario delle società acquisite, delocalizzazione della produzione, chiusura di stabilimenti e perdita di occupazione". Ecco cosa abbiamo perso negli anni. L'analisi è della Coldiretti ed è stata presentata oggi al Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione di Cernobbio.

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