Svolta tecnologica per Stelvio e Giulia Quadrifoglio
Arrivano scarico Akrapovic e guida autonoma di livello II
L'Alfa ha compiuto 110 anni e festeggia con una bell'aggiornamento delle sue versioni più prestazionali: Giulia e Stelvio “Quadrifoglio”. Ormai, questo termine rappresenta la declinazione più sportiva di casa e caratterizza quei modelli in grado di: “Offrire emozioni da pista, gestibili nel quotidiano”. Ma vediamo di ripassare le caratteristiche fondamentali di queste auto: motore 2.9, 6 cilindri Biturbo da 510 Cv, con 600 Nm di coppia a 2.500 giri, abbinato ad un cambio automatico ad 8 rapporti, che in modalità Race ti fa cambiate in 150 millisecondi, sospensioni attive ed una trazione integrale particolarmente attenta alle performance su Stelvio. A livello estetico, queste MY2020 cambiano poco: ci sono i fari posteriori a led, con patina brunita e tanti inserti in carbonio, come i quattro terminali posteriori dello scarico, se si opta per il nuovo Akrapovič, che sicuramente regalerà sonorità da brivido. Arrivano Adas che proiettano le Quadrifoglio a livello “II” di guida autonoma, vediamo i più interessanti: Lane Keeping Assist, per il mantenimento della corsia; Active Blind Spot Assist, per il monitoraggio degli angoli ciechi; Active Cruise Control, che regola automaticamente la velocità e mantiene la distanza di sicurezza, riconosce i segnali con i limiti di velocità e consente d'impostare la velocità, sulla lettura di questi ultimi; Traffic Jam Assist e Highway Assist, monitorizzano e mantenendo la vettura al centro della corsia in condizioni di traffico intenso; Driver Attention Assist, monitora la sonnolenza del conducente e lo avvisa in caso di necessità. Internamente, troviamo: un nuovo sterzo, una nuova leva del cambio, uno schermo tuoch da 8,8 pollici, con pagine Race dedicate (ti danno tutte le informazioni possibili, quando si va forte). Le Quadrifoglio sono poi disponibili in un'esclusiva livrea “Verde Montreal”, in omaggio all'iconico, omonimo modello Alfa, presentato circa 50 anni fa'.