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Nissan Leaf ricarica l'appartamento

Al via la sperimentazione "Vehicle to grid" insieme a Enel X

Giovanni Massini
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Correva l'anno 2017, quando la Nissan, in collaborazione con Enel e con IIT (Istituto Italiano Tecnologia), inaugurava il primo servizio di car sharing aziendale, con auto elettriche, due Leaf, gestite da colonnine «V2G». Il progetto, già in via di sperimentazione in altre nazioni europee (Inghilterra, Danimarca e Germania), in vista di una crescita esponenziale di mobilità elettrica (a livello globale, si prevede il 55% del mercato auto, appannaggio delle elettriche al 2040), vuole utilizzare le batterie delle auto, per stabilizzare la rete. Il concetto è semplice: l'auto elettrica è una vera e propria batteria su quattro ruote e, quando è attaccata alla presa, oltre che ricaricare, può anche cedere energia, con indubbi vantaggi, per il sistema e per l'utente, soprattutto in vista di un sempre maggiore utilizzo di fonti energetiche «rinnovabili». Si stima che, al 2030, il 34% della fornitura nazionale di energia elettrica, arriverà proprio da fonti rinnovabili, che sono ecologicamente pulite, ma hanno lo svantaggio di una produzione, per così dire: intermittente. Soprattutto il fotovoltaico è attivo solo durante le ore diurne, insomma, un enorme parco batterie, rappresentato dalle auto collegate alla rete di ricarica, potrebbe immagazzinare l'energia prodotta in eccesso e cederla quando necessita. Come ci ha detto Bruno Martucci, presidente Nissan Italia: «È la prima volta che devo spiegare a dei giornalisti, cosa può fare un'auto quando sta ferma», ma è la verità, perché con una Nissan Leaf ed una presa V2G (in grado di ricaricare l'auto, ma anche di prelevare energia), già si potrebbe illuminare una casa. Il vantaggio per l'utente è che avrebbe dei benefit, che ridurrebbero o azzererebbero, i costi di ricarica, il tutto, nella più totale tranquillità (si abbatterebbero i costi dal 30 al 100%). Basta impostare l'ora in cui si prende l'auto ed il sistema provvede a fartela trovare carica, anche se ha operato innumerevoli micro cariche e microscariche, richieste per coprire le necessità più svariate. Ora la Nissan, sempre con Enel X, ha avviato la prima sperimentazione nazionale di questo sistema a due vie, definito «Vehicle to grid», presso la microrete milanese di “RSE” (ente pubblico). La sperimentazione, che coinvolge due Leaf, andrà avanti per 18 mesi. Attualmente, in Italia girano circa 20.000 mezzi elettrici, che dovrebbero arrivare a 190.000 nel 2024 e toccare i 5 milioni nel 2030. Le centraline disponibili, sempre al momento, in Italia, sono circa 5.000, ma già nel 2022, le previsioni parlano di 28.000 installazioni.

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