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Opel Insigna a prova di neve

Trazione integrale, cambio automatico e 210 cavalli

Giovanni Massini
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La scorsa settimana, abbiamo parlato di un'esperienza su ghiaccio con la Adam Rallye, un'auto nuda e cruda, nata per le competizioni che, pur dotata di pneumatici chiodati, risultava difficilissima da tenere in pista. Oggi vediamo il rovescio della medaglia e parliamo di Opel Insigna GSI, disponibile con le due carrozzerie: la berlina, 4,910 mm di lunghezza, con portellone posteriore apribile ed un grosso bagagliaio, che va dai 490 ai 1.450 litri; la Sport Tourer (la wagon), lunga 4.998 mm, con un bagagliaio che va dai 560 ai 1.665 litri. La gamma comprende un benzina, da 260 Cv, non previsto per il nostro mercato ed un poderoso turbodiesel da 210 Cv, con 480 Nm di coppia massima. Tanta cavalleria, per un motore di soli 2.0 litri, è dovuta ad un sofisticatissimo sistema di alimentazione, che vede due turbocompressori agire in sequenza: uno più piccolo comprime ed invia direttamente al più grosso, che completa l'opera. Il cambio è un automatico ad 8 rapporti e la trazione è un altro gioiellino della tecnica: non solo è in grado di trasferire trazione tra avanti e dietro, ma sul posteriore, al posto di un eventuale differenziale autobloccante, ci sono due frizioni, una per asse, che distribuiscono la coppia motrice tra le due ruote, secondo necessità (sistema utilizzato nelle competizioni). L'impianto frenante è Brembo, con dischi anteriori da 345 mm, serviti da pinze a 4 pistoncini. Noi ci siamo cimentati su un grosso ed organizzatissimo circuito (circa 4,5 km), con vari tracciati, più o meno difficili, tutti con fondo ghiacciato, ovviamente con pneumatici invernali. E' davvero sorprendente, vedere la facilità con cui si riesce a manovre l'auto, anche in condizioni super estreme. Il sistema intelligente FlexRide interagisce con incredibile immediatezza alle condizioni del terreno e consente anche di staccare tutta l'elettronica, lasciando attivo il solo sistema di trazione integrale. Ripetiamo, con tutti i sistemi inseriti, si percorre il tracciato (in alcuni tratti sembrava vetro), con estreme facilità, ovviamente a patto di non esagerare. Poi, progressivamente, abbiamo cominciato a rinunciare a qualche aiutino: prima il controllo della trazione, poi l'Esp ed allora il gioco si è fatto davvero duro. Le auto, in condizioni di aderenza “0” erano davvero difficili da controllare, ma grazie alla trazione integrale, si riusciva, comunque, a percorrere tutta la pista, senza finire sulle barriere di neve laterali. Un'esperienza davvero interessante, che ci ha fatto capire bene, quanto la tecnologia è in grado di aiutarci a “Sopravvivere” in auto, anche in caso di condizioni estreme. Questa bestiona d'Insigna turbodiesel da 210 Cv, capace di uno 0-100 da 7,9 secondi, su strada fa quasi 20 km con un litro di gasolio e, super completa, con trazione integrale e cambio automatico, la si porta a casa con circa 45.000 euro. 

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