Arriva l'alimentazione pulita
La Dacia Duster scopre il Gpl
Siamo a BorgoTufi, uno di qui borghetti restaurati, stile albergo diffuso, in Molise, per prendere confidenza con uno degli elementi che mancava, nella nuova gamma Dacia Duster, rinnovata all’inizio dell’anno. In Italia, rispetto ad analogo periodo dello scorso anno, questa intrigante Suvvina ha fatto un + 16% e, badate bene, mancava il GPL, che, all’interno della gamma, conta per un buon 39%. Ecco che, a distanza di 6 mesi dalla commercializzazione, arriva un 1.6 benzina bifuel, con 115 Cv e 156 Nm di coppia massima, pronto a macinare numeri, ma, prima di addentrarci nel merito, vediamo un po’ di riassumere qualche caratteristica del nuovo modello. Anche se l’identità estetica è rimasta pressoché immutata, sono cambiati il 100% dei componenti: si notano dei nuovi passaruota, il cofano dalle linee più tese e nuovi proiettori, anteriori e posteriori. Un grosso lavoro è stato fatto sull’insonorizzazione e sullo sterzo, che ora ha un servomeccanismo elettrico ed ha guadagnato un ottimo raggio di sterzata (migliorato del 6%). In quanto ad elettronica, oltre ai classici sistemi di sicurezza, è disponibile l’assistenza per le partenze in salita ed il controllo della velocità in discesa, oltre ad uno splendido kit di telecamere (4 per la precisione), che oltre ad aiutarti nei parcheggi, offrono una visuale a 360 gradi, con possibilità di ottenere un valido aiuto nei percorsi off-road, oltre che in retromarcia. Le dimensioni restano sostanzialmente le stesse, cresce solo la lunghezza di un paio di cm (4.34 cm in totale), per un bagagliaio che va dai 478 ai 1.623 litri, più altri 27 litri di vani vari. Internamente cambia tutto, ci sono tre cursori tondi, per la climatizzazione, che diventa automatica ed il touch screen è stato alzato ed orientato verso il guidatore. La nuova versione a Gpl è disponibile solo con le 2 ruote motrici, ma offre un’invidiabile autonomia di circa 1.263 km (833 a Gpl, per un costo di circa 75 euro) ed un consumo medio a gas (su percorso misto), di 6 litri per 100 km. Il sistema (Landi Renzo) viene montato direttamente in fabbrica (Pitesti, in Romania) e comporta anche un sostanziale aggiornamento della testata: oltre ad una lega speciale per sedi valvole e valvole, anche un adeguamento della conformazione delle stesse. Il tutto si traduce in una maggiore affidabilità, che stabilizza l’usura valvole, caratteristica di qualche sistema montato aftermarket ed offre un motore garantito per 3 anni o 100.000 km. L’auto parte sempre a benzina, ma appena i liquidi interni raggiungono la temperature di 20/25 gradi, commuta in Gpl. Il motore è strutturato in modo da garantire le stesse prestazioni, tra benzina e gas. Testata su percorsi vari e su salitone impegnative, anche commutando più volte il funzionamento, non siamo, realmente, riusciti a percepire una variazione di potenza. I prezzi partono dai 13.350 euro della Access, anche se il mercato sembra più orientato verso la full optional Prestige, da 16.050 euro.