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La Jeep Wrangler mette la quarta

Il fuoristrada presentato al Camp 2018 a Vienna

Massimiliano Vitelli
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Oltre mille partecipanti, più di seicento vetture. Tra le splendide montagne che, a solo un ora d'auto da Vienna, disegnano un paesaggio fiabesco ed incantato, Jeep lancia la quarta generazione della Wrangler, l'unico vero off-road capace di arrampicarsi pressoché ovunque. Nel Camp Jeep 2018 si respira aria di libertà e d'avventura. Uno stand ospita alcuni modelli passati che hanno fatto storia, un altro è adibito alla vendita del merchandising. Oltre alle vetture, l'attrazione è una grande mongolfiera che permette ai tanti curiosi di vedere tutto dall'alto, con la testa tra le nuvole che è un po' il simbolo della spensieratezza. E chi sceglie una Jeep ha voglia di evadere. La Nuova Wrangler Rubicon è la più performante di sempre, grazie agli pneumatici All-Terrain da 32”, un rapporto massimo di riduzione di 77,2:1, il motore a benzina 2.0 turbocompressore, il cambio automatico e gli angoli migliorati rispetto alle versioni precedenti. Una vettura capace di inerpicarsi tra fango e rocce, di guadare torrenti e di affrontare salite importanti e discese da togliere il fiato. Fuori aggressiva e severa, la Rubicon sorprende con allestimenti interni eleganti e raffinati. L'abitacolo è studiato per offrire massima sicurezza anche in condizioni al limite, ma è dotato anche di comfort, come il display touchscreen (disponibile fino a 8.4 pollici) che integra le funzioni Mirrorlink, Apple CarPlay, e Android Auto. I pannelli delle porte lato guidatore e passeggero sono rivestiti in vinile, la plancia, anche se leggermente ridisegnata, resta fedele alla tradizione, i braccioli sono stati allungati e regalano maggior comodità. Il nuovo tetto ad apertura elettrica Sky One Touch consente il ripiegamento completo della copertura in tessuto, aprendo lo sguardo al cielo di guidatore e passeggeri. Per la versione Sahara è disponibile il pacchetto Overland, con cerchi da 18”, copriruota di scorta rigido e in tinta, cornici dei fari Bright. Abbiamo testato entrambe le vetture, divertendoci a metterle alla prova su terreni al limite (forse anche oltre) della praticabilità. Le risposte sono state eccellenti, con la Sahara, ovviamente, leggermente meno performante. Per la Rubicon, invece, nulla è impossibile. La pioggia che ha iniziato a cadere copiosa durante i test rendendo davvero proibitivo il percorso, è stato solo un elemento in più per apprezzare meglio il lavoro di Jeep. Chi ama l'avventura off-road è servito.

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