ACCORDO tra smart ed Enel-x
La città diventa elettrica
Come abbiamo già ripetuto in altre occasioni, i nostri agglomerati urbani sono destinati a crescere vertiginosamente: secondo previsioni attendibili, entro il 2050, accoglieranno il 70% della popolazione, contro l’attuale 34. Numeri importanti, che rendono bene l’idea: se già siamo inquinati fino al midollo, figuriamoci tra qualche anno. A questo punto è inutile scagliare l’ascia di guerra sul diesel o sul benzina, la soluzione, se non vogliamo trasformare le nostre città in delle vere e proprie camere a gas, è soltanto una: elettrico. Una soluzione difficile, ma non impossibile, che necessita di: mezzi ed infrastrutture. Un binomio, che in casa Mercedes è stato recepito a dovere, infantti: la piccoletta di casa, la Smart, dal 2020 sarà prodotta soltanto con motorizzazioni elettriche ed è già in essere, dal 2008, una partnership con «Enel X», per la realizzazione di punti di ricarica. Non si tratta di un semplice accordo programmatico, ma di una collaborazione dalla trama molto più stretta, con scambio di «Uomini e competenze», visto che l’attuale direttore vendite Smart, Lucio Tropea, è recentemente approdato proprio in Enel-X, società addetta alla messa in opera, tra le altre cose, delle principali infrastrutture di ricarica nazionali. Tornando al dunque, la Smart, anticipando tutte le sue dirette concorrenti, ha già stabilito che, entro 4 anni circa, produrrà soltanto vetture elettriche e già si sta muovendo in questa direzione, con la realizzazione di: «Approdi sicuri, dove ricaricare». L’operazione «Ready to charge», su Roma (in Italia, queste istallazioni sono previste anche per Firenze, Genova e Milano), in attesa delle 700 colonnine pubbliche promesse dalla Sindaca Raggi, mette a disposizione 96 parcheggi convenzionati con Smart, che entro la fine dell’anno saranno dotati di apposite colonnine di ricarica. Noi abbiamo voluto testare il sistema, visto che alcuni di questi «Garage» sono già operativi ed abbiamo scorrazzato con una Fortwo elettrica per la capitale. Una vera goduria, si entra dappertutto, si parcheggia gratis e poi: «Che coppia». Come tutte le elettriche, quando si schiaccia sull’acceleratore, l’auto si proietta in avanti, silenziosamente, più veloce di una turbo. Dopo circa una ventina di chilometri, con un’autonomia residua ancora dell’85%, abbiamo scelto un parcheggio convenzionato, tramite l’app, scaricabile sul telefonino, abbiamo prenotato la ricarica (si può prenotare con un anticipo di un quarto d’ora) ed il navigatore dell’app ci ha portato a destinazione. Siamo entrati, ci siamo attaccati alla colonnina, che con 22kW ricarica una Smart in meno di un’ora ed in 10 minuti avevamo di nuovo il pieno. Abbiamo pagato con la tesserina il pieno ed il garage con la app e ce ne siamo andati. Nessuno stress, nessuna ansia da prestazione. Entro un paio d’anni, poi, l’attuale autonomia di una Smart elettrica (ricordiamo, che è una bestiola da 81 Cv) di 160 km, dovrebbe arrivare almeno a 200.