L'ultima sfida coreana
Kia Stinger la Gt che mancava
La Kia Stinger è un’auto nata per la trazione posteriore o integrale (la distribuzione di coppia, comunque, privilegia il posteriore per un 70/30), disponibile con motore benzina o turbodiesel, un impianto stereo Karman Kardon da paura ed un allestimento davvero full optional. Questa Gran Turismo è anche dotata di tutta l’elettronica possibile immaginabile: dal «Blind spot detection» (l’avviso dell’angolo cieco), ad un sistema di cruise control adattivo, che rallenta e frena, a velocità ben superiori a quelle da codice della strada. Arriviamo al dunque, la Kia, mantenendo intatto il rapporto prezzo/qualità/servizi, che l’ha resa famosa (da 10 anni offre 7 anni di garanzia), ha ampliato la famiglia dei propri mezzi, con una intrigante «Gran Turismo», che ha tutte le carte in regola, per piacere ad una certa categoria di utenti molto esigente. La Stinger è una 4, anzi, 5 porte, visto che ha il portellone posteriore che comprende il lunotto, per un bagagliaio da 410 litri, lunga 4.830 mm, derivata in maniera, incredibilmente fedele, dal prototipo “GT4”, presentato a Francoforte nel 2011. Una sorta di grosso coupé, dunque, che può ospitare 5 passeggeri, ma progettato, oltre che per il comfort, per assicurare: piacere di guida. In Italia arriveranno, al momento (la presentazione ufficiale è del 22 febbraio), solo due motorizzazioni: una 2.2 turbodiesel da 200 Cv, con 440 Nm di coppia massima ed un 3.3 benzina da 370 Cv, con 510 Nm di coppia. Il diesel è disponibile con trazione posteriore o con l’integrale, il benzina è solo integrale. In entrambe i casi, il cambio è un automatico ad 8 rapporti, con modalità semiautomatica e paddles al volante, settabile su 5 modalità di funzionamento e, in «Sport+», stacca proprio tutto. Gli interni sono «Super», con plastiche morbide ed un assemblaggio a prova di vibrazione. La strumentazione principale è di stampo classico, con il due elementi analogici ed al centro della consolle, troneggia un tablet da 8 pollici, con sistema mirroring per apple ed android. C’è anche l’head up display e tutto è improntato ad un’ergonomia di tipo aeronautico, pronta ed intuitiva. Su strada, il benzina è davvero esagerato, ma ci si diverte anche con il diesel, soprattutto settato in sport: l’assetto è sufficientemente rilassato, da consentirti un viaggio a prova di mal di reni e, al tempo stesso, ti fa divertire da matti, anche su misto stretto, nonostante le dimensioni imponenti del mezzo. L’auto viene venduta in un solo allestimento, praticamente full optional: l’unico accessorio è il tettuccio e costa 1.000 euro. La Diesel posteriore costa 47.500 euro, la integrale 2.000 euro in più e per la benzina, solo integrale, ce ne vogliono 55.000. Pe i primi clienti è prevista l’offerta di un pacchetto di: 4 anni di manutenzione e 4 anni di garanzia, Rc e kasko, compresa.