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La Dacia Duster sbarca nel futuro

Monta motori benzina, diesel e Gpl: disponibile anche a trazione integrale

giovanni massini
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La Dacia rinnova il suo figlio prediletto: la Duster. Quando, nel non tanto lontano 2004, la Renault decise di investire in questo marchio, all'epoca snobbato come “LowCost”, nessuno ci avrebbe scommesso una lira ed invece: la Dacia ha spalmato sul mercato mondiale 4.8 milioni di mezzi di cui un milione di Duster (64.000 in Italia). Oggi arriva la seconda generazione di Duster: più tecnologica, più rifinita, ma fedele al suo «dna», che garantisce sempre un eccezionale rapporto prezzo-qualità. A livello estetico, anche se il 100% dei componenti sono cambiati, sembra quasi la stessa auto: si notano dei nuovi passaruota, il cofano dalle linee più tese e nuovi proiettori, anteriori e posteriori. Un grosso lavoro è stato fatto sull'insonorizzazione interna e sullo sterzo, che ora ha un servomeccanismo elettrico ed ha guadagnato un ottimo raggio di sterzata. Sul nostro mercato arriveranno, sostanzialmente, due motori: un benzina di 1.6 litri da 115 Cv, disponibile anche a Gpl, ma solo con trazione anteriore e con cambio manuale; il super collaudato 1.5 turbodiesel da 90 e 110 Cv, quest'ultimo disponibile anche con cambio automatico EDC a doppia frizione e con trazione integrale, in questo caso solo manuale. La nuova Duster ha fatto anche il pieno d'elettronica: oltre ai classici sistemi di sicurezza, è disponibile il sistema di assistenza per le partenze in salita ed il controllo della velocità in discesa, oltre ad uno splendido kit di telecamere (4 per la precisione), che oltre ad aiutarti nei parcheggi, offrono una visuale a 360 gradi, con possibilità di ottenere un valido aiuto nei percorsi off-road (quando si affrontano salite importanti, ad esempio, la camera frontale ti da una visuale di quello che c'è quando scollini). Come abbiamo constatato in un percorso ad ostacoli «veri», allestito in una cava, quest'auto risulta una vera piccola fuoristrada, capace di affrontare percorsi davvero tosti: in versione 4x4 ha la possibilità di bloccare il differenziale centrale, ha un'altezza da terra di 21 cm ed una prima cortissima, che gli consente spunti interessanti. In quanto a dimensioni, restano quasi le stesse, cresce solo la lunghezza di un paio di cm (4.34 cm in totale). Internamente cambia tutto, ci sono tre cursori tondi, per la climatizzazione, che diventa automatica ed il touch screen è stato alzato ed orientato verso il guidatore. Abbiamo testato la 110 Cv diesel 2WD automatica e l'abbinamento è ottimo: l'auto va liscia come l'olio, i consumi sono bassissimi, siamo stati sui 20 km/litro, con un'insonorizzazione davvero migliorata. Internamente ci sono vani portaoggetti per circa 27 litri ed il bagagliaio ne carica da 445 a 1.478. La garanzia è di 3 anni o 100.000 chilometri, la commercializzazione è prevista per il 20 gennaio e non si sa ancora nulla sui prezzi, ma, ci hanno assicurato: «Vi stupiranno».

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