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Hyundai Kona il Suv è coreano

Tuttofare all'insegna della grande versatilità

giovanni massini
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La coreana Hyundai, che qui da noi è nota soprattutto per i suoi Suv, spinge ancora sull'acceleratore di questa tipologia di mezzi, che seguita a piacere, soprattutto la categoria dei «compatti». Niente di meglio, dunque, di un bel «B Suv», al secolo: «Kona». Il nome arriva dritto, dritto, dalle Hawaii, precisamente dal posto dove si gareggia per l'«Ironman», una competizione da veri duri. La Kona, in compenso, offre tutto quanto c'è a disposizione, per una guida cofortevolissima. Nuova la piattaforma, nuovo il mezzo, nuovo l'approccio commerciale e, soprattutto, finanziario. Kona è lunga 4.165 mm, internamente è comodissima ed ha un bagagliaio che va dai 361 ai 1.143 litri (a sedili abbattuti). Lo schema telaistico è a 4 ruote indipendenti, con multilink posteriore. Al momento, debutteranno soltanto due motorizzazioni benzina, entrambe turbocompresse: un 3 cilindri da 1.0 litri, per 120 Cv e 170 Nm di coppia massima ed un 1.6 da 177 Cv e 265 Nm di coppia, quest'ultimo disponibile solo con cambio automatico a doppia frizione e trazione integrale. Entro il 2018, poi, arriverà anche un 1.6 turbodiesel, declinato in due livelli di potenza, da 115 e 136 Cv e ci sarà anche una versione elettrica, di cui non si sa molto, al momento, tranne che avrà circa 500 km di autonomia(non male, se si parla di chilometraggio reale). L'auto è super personalizzabile: ci sono 10 colorazioni di base per la carrozzeria e due toni per il tetto, più allestimenti vari per gli interni. In quanto ad elettronica, c'è di tutto: frenata autonoma con rilevamento del pedone, mantenimento della corsia, rilevamento stanchezza guidatore, rilevamento angolo cieco ed anche un sistema che ti avvisa in caso i pericolo per urti posteriori. Si può dotare l'auto di un super impianto stero Krell, ad 8 canali e di sistemi d'infotainment compatibili con Apple ed Android. La strumentazione è di tipo classico, con due elementi circolari e si può optare per un head-up display, che proietta i dati essenziali su una lama di carbonio davanti al parabrezza e per schermi centrali da 7 pollici in su e c'è anche la ricarica wireless per i cellulari. Testata in strada, la 1.0 da 120 Cv, risulta davvero poliedrica: offre un discreto spunto ed in viaggio spinge a dovere, il tutto condito da un comfort, che non ti fa sentire buche ed asperità. Veniamo ai prezzi: la base parte da 18.450 euro, comprensiva di sistema di assistenza per le partenze in salita e controllo della velocità in discesa, ma sono previsti incentivi quantificabili in circa 3.500 euro, rottamazione compresa, senza la quale c'è comunque un bonus di 2.400 euro. In Hyundai stimano vendite per circa 15.000 unità, in un anno pieno. Interessanti le varie formule finanziarie offerte, che ti danno la possibilità di prendere, soltanto con l'anticipo.

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