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Volvo XC60 la guida intelligente

giovanni massini
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La Volvo XC60 è stata la prima auto, nel 2008, a montare un sistema di frenata automatica ed oggi arriva tanta altra roba. La nuova XC60 si sviluppa sulla piattaforma «SPA», nata per ospitare motorizzazioni 4 cilindri ed ibride, che ha dato i natali anche alla XC90. La scocca è un sapiente mix di acciai e componenti più o meno resistenti, capace di assicurare rigidità e deformazioni controllate. Rispetto alla precedente versione, questa 60 cresce un pochino in lunghezza (4.69 metri) ed offre tanto di più, in tema sicurezza. Vediamo i sistemi più innovativi: Oncoming Lane Mitigation, fino a 140 km/h, intercetta l'auto che viene nell'altro senso e, se c'è rischio di collisione, rimette in carreggiata la tua; il Blis, leggendo gli angoli posteriori ciechi, rimette in linea l'auto, in caso di sterzata, se individua veicoli che provengono da dietro, su entrambe i lati; nuovo City Safety, fino a 100 km/h interviene anche sullo sterzo, per evitare ostacoli, anche in movimento (ciclisti, pedoni, animali, ecc). L'auto, poi, a patto di mantenere le mani sul volante, è in grado di seguire la carreggiata, sempre che la segnaletica sia leggibile, anche senza agganciare la classica auto che ci precede. Dopo questa infornata di sicurezza, passiamo ai dettagli: il look è quello di una piccola XC90, anche internamente, dove spicca un nuovo schermo tuoch da 9 pollici, che incorpora, praticamente, tutti i possibili pulsanti, generalmente presenti su un cruscotto, per il controllo delle varie funzioni, accessibili anche tramite comandi vocali. Ne risulta il classico look scandinavo, pulito ed elegante. Il collegamento con l'inseparabile smartphon è al top, sia per apple che per android e consente anche di aprire finestrini, controllare lo stato dell'auto ed altro. L'assetto telaistico è nuovo: davanti troviamo un avantreno evoluto, di tipo a quadrilateri alti e di dietro un nuovo sistema con una barra centrale, che somiglia tanto ad una balestra, ma in materiali compositi. La trazione è ovviamente integrale e c'è anche la funzione «Off road», che, senza esagerare, consente qualche bella escursione. In Italia, al momento, si punta soprattutto sui due diesel, entrambi 2 litri 4 cilindri, con cambio automatico ad 8 rapporti: D4 da 190 Cv e D5 da 235. Quest'ultima unità, utilizza un ingegnoso stratagemma tecnico, per eliminare il classico vuoto a baso regime: un compressore carica un serbatoio di aria compressa e, quando si apre, la scarica nel condotto di aspirazione, agevolando la turbina. Il comportamento in strada è ineccepibile (obiettivamente difficile trovare delle pecche) e, a nostro avviso, il 190 Cv è più che sufficiente ad assicurare piacere e comfort di guida. Più in la arriveranno altre motorizzazioni, come la T8 ibrida plug-in da 408 Cv (capace di percorrere 45 km in solo elettrico). Prezzi:da 48.500 euro

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