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Mercedes Classe A AMG da 381 cavalli, spettacolo vero

Tiziano Carmellini
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La nota e fascinosa città ungherese, oltre alle guglie gotiche ed al Danubio blu, è nota a tutti gli appassionati, per il circuito di Formula 1: l'Ungaroring. Un circuito che si presta degnamente, anche ad un'interpretazione un po' più accessibile, un circuito «guidato», come si dice in gergo tecnico. Non soltanto velocità pura, ma tornanti e curvoni, che mettono alla prova l'abilità del pilota e la resistenza del mezzo. In questo contesto, abbiamo partecipato ad una giornata di test, che ha messo alla frusta la piccola peste della famiglia Mercedes «AMG», la A 45 da 381 Cv. In prima battuta, quest'auto già usciva con il 2.0 litri benzina più potente del mercato (361 Cv), ma la casa della stella ha presto corretto il tiro, guadagnando altri 21 Cv. Il mostriciattolo, che ne è scaturito: eroga 381 Cv con coppia massima di 475 Nm, per un'accelerazione 0-100 da 4,2 secondi, contro i 4,6 del 360 Cv, mantenendo inalterati i consumi. Chiariamo, che non si è trattato soltanto della classica strizzatina all'elettronica, ma di un aggiornamento che ha comportato anche interventi strutturali, su: camme, scarico, aspirazione e cambio. Guidare questa belvetta in strada è piacevole, ma impostandola in funzione «Race», che disattiva quasi totalmente i controlli, è superbo, soprattutto se si può girare a «piede libero», è proprio il caso di dirlo, in un circuito, dove è permesso di tutto: unico limita il buonsenso ed una discreta conoscenza dei propri limiti. Quando si tara da Sport in su, cambia anche il rumore e, in cambiata, si sente una piacevole «schioppettata» stile doppietta. Dopo più di 20 giri, dopo aver spinto l'auto al massimo, con un istruttore a bordo di un'altra auto che dava il passo, ci siamo resi conto delle potenzialità e dell'affidabilità. La trazione integrale ti garantisce sempre una via d'uscita, l'auto resta sempre neutra ed anche in Sport, che mantiene ancora un buon controllo elettronico, ci si diverte da matti. Il costo: un treno di gomme ed un cambio d'olio, perché i freni hanno retto bene fino alla fine. Non vogliamo parlare di prezzi e neanche del famigerato «super bollo», una discutibile usanza tutta nostrana che, a nostro avviso, fa tanto male all'universo auto.

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