LA PROVA DELLA SETTIMANA

Piccola e sempre più connessa: è la Nissan Juke N-Connect

Tiziano Carmellini

Sono passati più di 6 anni e più di un milione di unità vendute, da quando la Nissan, specialsta del segmento Suv, ha lanciato sul mercato la Juke, che possiamo definire la sorella minore della Qashqai, anche se per anima e look, si tratta di sorelle profondamente «Diverse». La Juke è più piccolina, non arriva a 4.14 metri, pur mantenendo una buona abitabilità per 5 passeggeri. L'ultimo aggiornamento ha portato un leggero incremento della capacità bagagliaio, che arriva ora a 354 litri. Ricordiamo che il nome «Juke» non è totalmente di fantasia, ma deriva dal footbal americano e qualifica l'azione del running back, che dribla con rapidità l'ostacolo avversario. Noi l'abbiamo provata nell'ultima evoluzione, la «N-Connect», allestimento che punta sul sistema «Nissan Connect 2.0», con telecamera posteriore. La motorizzazione non ha bisogno di presentazioni, si tratta del poliedrico 1.5 turbodiesel, da 110 Cv, con 260 Nm di coppia massima, apprezzatissimo ed utilizzato da case più o meno blasonate. Sulla Juke, questa unità risulta bel calzate, per prestazioni e consumi, decisamente la scelta più oculata. In città, l'auto si comporta benissimo, è una 2WD, quindi consuma poco ed è sufficientemente alta da terra, da consentire parcheggi da marciapiedew alto, in tutta sicurezza. Il sistema N-Connect, comunque, offre il massimo di se in viaggio e durante spostamenti consistenti, in quanto può interfacciarsi tranquillamente con il cellulare ed accedere a tutte le funzioni Google e varie, fornendo informazioni su trasffico, limiti di velocità e punti d'interesse. Questo allestimento si colloca subito dopo la versione Acenta, e, oltre al sistema di connessione, offre: intelligent key, specchietti ripiegabili e riscaldabili elettricamente, sensori crepuscolari e sensori di pioggia, per l'attivazione automatica di tergicristalli e fari. Unico optional da contemplaere, a nostro avviso, dei bellissimi cerchi da 18 pollici, che consentono di montare anche i freni a disco posteriori, altrimenti a tamburo.