Anastasia Beverly Hills
La regina delle sopracciglia sbarca a Roma con i segreti delle star di Hollywood
Grintosa, tosta e capace di stravolgere la fisionomia di donne già bellissime con poche, studiate mosse. Del resto, gran parte del merito del magnetismo degli sguardi di star del calibro di Sharon Stone, Victoria Beckham o Jennifer Lopez è suo. Anastasia Soare, globalmente conosciuta come “Brow Queen”, regina delle sopracciglia, come la chiamano nell’industria della bellezza, è sbarcata ieri a Roma per partecipare a delle masterclass da Sephora - unico distributore italiano dei prodotti di make up del suo marchio, Anastasia Beverly Hills - e salutare i suoi fan. Sì perché tra le beauty addicted e le influencer, che ha contribuito a lanciare quando ancora erano un fenomeno tutto da scoprire, di seguaci ABH ne ha parecchi. Basta contare il numero di follower su Instagram – quasi 20 milioni – con cui, appena può, la manager interagisce personalmente insieme alla figlia Claudia, presidente del brand. «Lo faccio perché è così che resto in contatto con i miei clienti e i miei fan. Voglio sapere quello che pensano, cosa gli piace e cosa non gli piace», ha spiegato la beauty guru. «Spesso li incoraggio anche, per questo sono sempre connessa». Non a caso, l’imperatrice delle arcate sopraccigliari è considerata dai giovani un modello di riferimento. Il motivo? La sua storia, degna di un copione cinematografico. Partita dal suo Paese, la Romania, Soare si è trasferita negli Stati Uniti nei primi anni ’90 senza conoscere nemmeno una parola inglese. Qui ha trovato lavoro come estetista, e, intuendo l’importanza delle sopracciglia -all’epoca ancora trascurate nelle routine di bellezza- per restituire armonia al viso, nel 1997 ha aperto il suo primo salone, lanciando l’anno dopo una linea – pionieristica per quei tempi- di prodotti dedicati. Il resto è storia. Una storia di successo che, secondo le stime di Forbes (che quest’anno ha inserito la fondatrice del brand tra le più ricche “self-made women” al mondo), ha portato il marchio, che oggi conta circa 400 dipendenti, a un fatturato annuale di oltre 300 milioni di dollari. Non si tratta del trend del momento. Al contrario, il suo è un metodo scientifico e brevettato, che si rifà addirittura agli studi di Leonardo Da Vinci. Con il “Golden Ratio”, si disegnano le sopracciglia perfette per ogni viso. Come? «Dovrebbero iniziare direttamente sopra il centro delle narici e terminare nel punto in cui l’angolo delle narici incontra l’angolo esterno dell’occhio, mentre il punto più alto dell’arco dovrebbe connettere la punta del naso con il centro dell’iride». È tutta una questione di armonia e geometria insomma. Così Anastasia Beverly Hills ha conquistato gli sguardi di molte bellissime. È suo il restyling delle arcate di super model di ieri e di oggi, da Cindy Crawford (la sua prima cliente vip) e Heidi Klum a Naomi Campbell e Kendall Jenner. Tra le sue estimatrici ci sono anche le sorelle Kardashian, Amal Clooney, Oprah Winfrey, a cui nel 1998 ha rifatto il look in diretta tv, e persino Michelle Obama.«Penso di aver lavorato davvero con moltissimi personaggi, ma mi piacerebbe molto rifare le sopracciglia alla Regina Elisabetta». Quello, vezzoso, di ritoccare lo sguardo di Queen Elizabeth non è l’unico sogno della sovrana del beauty world, che nel 2014 ha ampliato il suo business includendo tutto il makeup. «Voglio che il mio sia un marchio globale, che i miei prodotti siano in ogni singolo Paese. Ci sono quasi, e sto lavorando sodo per raggiungere l’obiettivo». Il piano espansionistico potrebbe portare presto ABH anche in Cina.«Stiamo aspettando che la Cina modifichi le regole relative ai test sugli animali. È un mercato straordinario, ma non possiamo entrarci finché non lo fanno», ha spiegato la fondatrice del marchio che è anche vegano e cruelty free. Le mire espansionistiche comprendono Asia e Brasile, oltre ovviamente all’Italia, dove la label è arrivata solo l’anno scorso.«Amo l’Italia, vengo qui dal 1995. In un certo senso qui sono partita cercando le attrezzature giuste per le sopracciglia. E poi le donne italiane amano tantissimo la bellezza, la moda, e sono davvero chic. Un consiglio? Non dovrebbero avere paura di usare il makeup. Il makeup ci rende belle, ci fa sentire a nostro agio e più sicure. E quello che rende belle, rende anche potenti».