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Atene dice no alla sfilata nell'Acropoli e rifiuta la sovvenzione di Gucci per il restauro

Katia Perrini
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Niente sfilata di Gucci sull'Acropoli, anche se in cambio di un sostanzioso contributo (56 milioni) per il restauro di uno dei monumenti più famosi del mondo. Il Consiglio archeologico centrale (Kas) ha respinto la richiesta della casa di moda italiana che voleva organizzare un evento a giugno per 300 ospiti nel sito archeologico che sovrasta Atene. «Il carattere culturale unico dei monumenti dell'Acropoli non si accorda con questo tipo di evento», si legge in un comunicato diffuso dal Kas, che ricorda lo status di patrimonio mondiale dell'Unesco del sito. D'accordo anche il ministro della Cultura Lydia Koniordou. «Il Partenone è un monumento importante e un simbolo che i greci devono proteggere, specie alla luce dello sforzo per riunirne i marmi», ha affermato, facendo riferimento all'annosa controversia per la restituzione dei frontoni del Partenone esposti a Londra. A quanto riferisce il sito Ekathimerini, Gucci voleva organizzare una sfilata di 15 minuti su una pedana fra il Partenone e l'Eretteo. In cambio offriva quasi due milioni di euro (più 55 milioni per i diritti per le immagini) per lavori di restauro della cittadella nei prossimi anni o per qualsiasi altro intervento concordato con le autorità elleniche.  Ma, in una nota, un portavoce di Gucci dice: "Confermiamo di aver avuto un incontro con le autorità elleniche per esplorare la possibilità di un progetto di collaborazione culturale a lungo termine. Il nostro marchio non è nuovo a iniziative di questo genere; negli ultimi anni abbiamo collaborato con istituzioni quali Palazzo Strozzi a Firenze, Minsheng Museum a Shanghai, Chatsworth House in Inghilterra e LACMA a Los Angeles. Le speculazioni relative a presunti impegni o offerte economiche diretti o indiretti, sono destituite da ogni fondamento". 

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