La Lazio sogna il suo impianto
Lotito vuole lo Stadio delle Aquile
Lotito vuole lo Stadio delle Aquile sulla Tiberina, sui terreni di cui è proprietario. L'accelerata per lo stadio della Roma ha spinto il presidente biancoceleste a rilanciare il suo progetto che era stato bloccato dodici anni fa dalla Giunta Veltroni. Ora c'è l'apertura del sindaco Raggi ad ascoltare la proposta di Lotito. Difficile fare previsioni, inviti in Campidoglio sono arrivati negli ultimi giorni, l'incontro si farà e in quella sede si tornerà a parlare anche dello stadio Flaminio che i 5Stelle vorrebbero offrire a Lotito: complicato per non dire impossibile a meno che non ci sia una reale convenienza per la Lazio. Dunque il presidente biancoceleste ci riproverà con lo Stadio delle Aquile: oltre allo stadio da 45-50mila posti, 40 ettari di parcheggi e la cittadella dello sport per tutte le sezioni della Polisportiva Lazio che si svilupperà su 28 ettari e da un punto di vista energetico sarà indipendente. Previsti tre campi da calcio, uno da baseball, uno da rugby, uno da football americano, uno per l'hockey su prato, sei campi da tennis, un campo di atletica leggera con pista, un campo per il tiro con l'arco, quattro piscine di cui tre olimpioniche, scoperte da 50 metri, e un palazzetto per il basket e il volley. Poi gli uffici per il club, il museo della Lazio, un centro commerciale su due piani, ristoranti, un cinema, negozi ufficiali della Lazio e poi un albergo a 4 stelle e 25 ettari per un parco giochi che potrà diventare area concerti. Tutto questo solo se arriverà l'ok del Comune: Lotito spera. Ma potrebbero tornare in ballo anche altre aree come Tor Vergata, Centrale del Latte, Montespaccato oltre al sogno dei tifosi, il Flaminio, ristrutturato e con una capienza maggiore.