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Roma tra regali e maledizioni

Tiziano Carmellini
Tiziano Carmellini

Perché lo sport, come la vita, si può vedere e quindi raccontare anche da un'altra prospettiva

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Difficile trovare qualcosa di positivo da estrapolare dopo questo Roma-Juve concluso dopo nove minuti grazie a due regali clamorosi dei padroni di casa: come se i campioni d'Italia in carica ne avessero bisogni e con un infortunio pesantissimo per il futuro.  La Roma esce sconfitta dall'Olimpico, resta quarta in classifica ma raggiunta dall'ottima Atalanta di Gasperini (che per la Champions conta eccome), ma perde uno dei suoi uomini migliori: si rompe Zaniolo. Crac al ginocchio destro (crociato anteriore) operato forse già oggi dallo staff del professor Mariani. La sua avventura in giallorosso contro la Juventus era iniziata sul pizzino svelato a inizio stagione da Il Tempo, ma è finita su un lettino di Villa Stuart: un disastro. Per lui stagione finita e addio europei: il crociato vuol dire sei mesi di stop. Purtroppo. Restano l'Olimpico tornato ai sessantamila dei tempi migliori e una partita giocata comunque dall'inizio alla fine. Certo, quando giochi contro la Juventus (campione d'inverno) ogni distrazione può essere fatale e due omaggi di quella portata possono diventare deleteri. E così è stato nonostante la Roma sia rimasta in partita e ci abbia provato più volte, giocando una ottima partita fino ai tre fischi di un Guida nel complesso positivo (sbaglia forse solo sull'episodio della punizione concessa all'inizio per un fallo leggero di Mancini su Ronaldo dal quale però arriva il primo gol juventino). Comunque, tre minuti e Kolarov non copre su Demiral (forse complice anche la battuta a vuoto di Smalling) che comodo comodo di stinco la spinge dentro: 1-0. Sei minuti e la retroguardia giallorossa ne combina una ancora più grossa: stavolta il regalo è confezionato dalla coppia Pau Lopez-Veretout col francese che sdraia Dybala in area e manda CR7 sul dischetto per l'inevitabile 2-0. Sono trascorsi nove minuti e difficilmente si poteva immaginare di peggio. Ma della serie al peggio non c'è mai fine poco dopo la mezz'ora si consuma la tragedia di Zaniolo. Il giallorosso fa una cosa delle sue, prende palla davanti alla difesa romanista, dribbla, spinge e punta dritto la coppia di centrali bianconeri che gli sbarrano la strada: fatale il contatto con De Ligt. Si capisce subito che la cosa è grave perché il giocatore si rantola in terra piangendo e chiedendo immediatamente il cambio. Il referto medico sarà l'ennesima sentenza di una stagione maledetta. La Roma perde uno dei suoi uomini migliori che sarà assenza pesantissima in vista del proseguo del campionato. Il gol di Perotti su rigore (mani di Alex Sandro) cambio solo di poco il bilancio finale che non può che essere disastroso per i colori giallorossi. Si chiude con due sconfitte contro Torino il girone di andata dei giallorossi e con tanta amarezza per il futuro. Da salvare il gioco e la voglia di un gruppo che continua a crederci nonostante gli vada davvero tutto storto. E meno male che la Roma era una squadra fortunata…

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