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Il cuore roma spazza via il Milan

Successo netto all'Olimpico: decidono i gol di Dzeko e Zaniolo

Tiziano Carmellini
Tiziano Carmellini

Perché lo sport, come la vita, si può vedere e quindi raccontare anche da un'altra prospettiva

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La Roma va! Con il cuore, con la voglia, contro tutto e tutti nonostante una lista interminabile di infortuni alla quale anche ieri si è aggiunto un altro nome, quello di Spinazzola uscito tra i crampi. Ma la squadra lotta, va in vantaggio con Dzeko, poi non la chiude quando ne avrebbe occasione (sbagliano prima Pastore, poi Smalling), quindi soffre, subisce il pari del Milan ma alla fine rialza la testa e sotto gli occhi del ex Capitano Totti, per la prima volta in tribuna quest'anno, vince meritatamente la partita coi rossoneri. I giallorossi dopo questo successo si ritrovano quinti a un punto dal quarto posto occupato dal Napoli di Ancelotti. Contro il Milan si è rivisto un Olimpico formato grandi occasioni e la squadra ha risposto presente, giocando meglio dei rivali e meritando questi tre punti fondamentali che arrivano dopo 38 giorni dall'ultimo successo sul prato di casa. E non solo, perché la Roma torna a vincere dopo quattro pareggi consecutivi e a segnare più di un gol dopo sei partite nelle quali non era andata oltre una segnatura. A Fonseca riesce il miracolo nonostante abbia chiuso la gara con Santon, Antonucci e Cetin in campo: tre che all'inizio della stagione avrebbero faticato a trovare un posto forse anche in panchina. Invece il povero portoghese continua ad inventare e fare di necessità virtù, insiste nel professare il suo calcio, a spostare uomini qui e la (Mancini in mediana è ormai un must aspettando il rientro di un centrocampista titolare) e a crederci. La cosa bella è che il suo gruppo ci crede forse anche più di lui, lo segue senza mai dire no e si sta iniziando a prendere delle soddisfazioni. Lo fanno con un Pastore ritrovato (sbaglia qualcosa ma a tratti è devastante), con Dzeko che continua a segnare anche da mascherato e con Zaniolo uscito tra i crampi e gli applausi perché di nuovo in rete (nono gol in giallorosso e nono sigillo all'Olimpico: secondo consecutivo). Ma molto di tutto questo è stato possibile grazie a un giocatore che si vede meno, che fa tanto lavoro sporco e che sta facendo tutta la differenza del mondo: Veretout. Il francese è ormai il padrone del centrocampo giallorosso, a volte sembra lo Strootman dei tempi migliori per la capacità che ha di ripulire palloni, di dare ordine e tempi alla squadra, ma anche di chiudere quando le cose si mettono male: insomma sembra ovunque. Ora c'è da recuperare le forze e fare i conti di nuovo con l'infermeria, perché tra tre giorni c'è una trasferta a Udine per la quale servirà il contributo di tutti per continuare a correre verso la zona Champions.

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