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Anche Roma avrà la sua polisportiva

L'idea nacque dalla lungimiranza dell'ex presidente giallorosso Viola

Tiziano Carmellini
Tiziano Carmellini

Perché lo sport, come la vita, si può vedere e quindi raccontare anche da un'altra prospettiva

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La Legio XIII è una delle prime società ad aver aderito all'iniziativa Foto: La Legio XIII è una delle prime società ad aver aderito all'iniziativa
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Mancano ancora i cardini dell'ufficialità, ma ormai è cosa certa: anche la Roma avrà la sua Polisportiva. Finora hanno aderito sette/otto società ma l'obiettivo da qui ad Aprile, mese in cui l'iniziativa dovrebbe prendere forma concreta e nel quale verrà presentata in grande stile, è di arrivare almeno a una quindicina per poter poi diventare una vera e propria polisportiva in grado di contenere tutti gli sport di colore giallorosso. Già «dentro» la Roma Volley, così come la franchigia del Football americano capitolino i Legio XIII Roma e diverse altre realtà locali che portano il marchio della Roma nello sport della Capitale e non solo. La Polisportiva, rinata nel 2010 dopo una lunga interruzione, cerca di ripercorrere gli ideali della vecchia società: «Unire lo sport e un popolo sotto un unico emblema, con gli stessi colori e nel nome di Roma, senza perdere di vista l'obiettivo sociale». Non è un caso se l'idea di dar di nuovo vita alla Polisportiva Roma (che nacque in realtà un anno prima della As Roma nel lontano 1926), venne proprio dalla lungimiranza dell'ex presidente giallorosso Dino Viola: uno che vedeva le cose molto prima degli altri. Con la sua morte l'iniziativa si arenò per ritrovare poi un barlume di speranza solo nel 2010 e che adesso sta cercando di tornare ad essere una realtà concreta della città più bella del mondo e del suo sport.

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