Adesso si può dire: la crisi è alle spalle
Quarto successo di fila e 3 ° posto
Ora è ufficiale: la crisi della Roma è definitivamente alle spalle con la quarta vittoria consecutiva. La conferma arriva da Empoli dove però i giallorossi faticano non poco prima di chiudere il discorso contro la squadra di Andreazzoli che colpisce un incrocio dei pali, sbaglia un rigore e non molla mai fin sotto i tre fischi Mazzoleni. Ma c'è tanta differenza tecnica tra le due squadre e non è un caso se la gara la mette in discesa un campione del mondo in carica: l'1-0 lo firma Nzonzi al suo primo gol in giallorosso. Poi raddoppio finale, dopo venti minuti di sofferenza, ancora firmato Dzeko: sempre lui. Di Francesco insiste con il 4-2-3-1 ma cambia interpreti. Promuove il diciannovenne Luca Pellegrini che sfrutta l'infortunio di Kolarov per esordire da titolare con la maglia della Roma. Altra conferma, sempre in difesa, è quella di Santon che gioca un'altra gara di ottimo livello consentendo a Florenzi di tirare il fiato. Ma nel complesso è tutta la Roma a confermare quanto di buono aveva fatto vedere nelle ultime uscite, dimostra di aver trovato una sua fisionomia, di essere finalmente una squadra: chiaramente con tutti i pregi e i difetti del caso. E infatti resta unita quando l'Empoli nella ripresa spinge non poco e ci va vicino più volte. Perché la squadra di Andreazzoli è un avversario tosto, che sa stare molto bene in campo e molto probabilmente ha in classifica meno punti di quanto avrebbe in realtà meritato di avere. E non è un caso se i padroni di casa partono a testa bassa, costringendo la Roma a giocare una partita che non è mai stata di fatto in discussione. Ma Di Francesco deve aspettare trentacinque minuti per sbloccarla, e lo fa ancora una volta con una centrocampista: quinto gol di un giocatore del reparto più discusso dei giallorossi che in molti avevano definito «distrutto» dal de Monchi. E invece al quinto gol va aggiunto anche il quarto assist, sempre di un centrocampista, targato Lorenzo Pellegrini. La ripresa si apre con l'incrocio dei pali colpito da Bennacer che fa da preludio al momento migliore dei padroni casa. La Roma tiene botta ed è anche aiutata dall'imperizia di Caputo che sbaglia un rigore, giustissimo, concesso da Mazzoleni dopo la verifica in Var. È la scossa che rianima la Roma, conviene a Di Francesco cambiare (dentro Florenzi, Juan Jesus e Cristante) per cercare di portare la nave in porto. Poi ci pensa Dzeko a chiudere il discorso a cinque dal termine: secondo gol in campionato, quinto stagionale, quarto in tre giorni... Serve altro?