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I bianconeri perdono il primato aspettando il turno della verità

Tiziano Carmellini
Tiziano Carmellini

Perché lo sport, come la vita, si può vedere e quindi raccontare anche da un'altra prospettiva

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Atalanta -Juventus Foto: Atalanta -Juventus
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La Juve inciampa su Atalanta e Var, e perde la vetta della classifica ai danni del Napoli unica che resiste a punteggio pieno. E adesso arriva, subito dopo la sosta, un ottavo turno da infarto. Una giornata nella quale le sei di vertice si incontreranno tra loro e solo tra loro. Si partirà sabato 14 pomeriggio con Juventus-Lazio, la sera poi Roma-Napoli e domenica sera si chiuderà con Inter-Milan: è tutto vero, prodigi del sorteggio elettronico, sperando che la Var non continui a far danni (chiedere a Mihajlovic ieri letteralmente scippato: per una volta che l'arbitro ci aveva visto bene. E male in tutte e due le occasioni di Bergamo: pro e contro la Juve). Intanto la Roma di Di Francesco ha spedito l'amico Montella all'inferno. Ha sofferto, rischiato, faticato a trovare la solita fluidità, ma alla distanza la differenza è uscita fuori: la Roma è una squadra, il Milan ancora lo deve diventare. E soprattutto la Roma lì davanti ha un giocatore devastante come Dzeko che fa lavoro per tutti e quando sta bene con un pallone può risolvere una serata. È successo ieri sera a San Siro dove la Roma è partita contratta ma poi si è sciolta e ha fatto male ai rossoneri ancora qualche passo indietro. La festa è completa con il primo gol di Florenzi dopo il lungo stop: un premio che uno come lui meritava eccome. Montella invece rischia, perché ai cinesi che sono ancora tutti inchini e sorrisi, prima o poi salterà la mosca al naso: perché se spendi tutti quei soldi poi vuoi vincere. Nel match di pranzo il Napoli al San Paolo aveva passeggiato sul povero Cagliari, prima dell'appuntamento serale che stavolta ha visto la Juve protagonista: in negativo. I pluricampioni d'Italia a Bergamo inciampano sull'Atalanta di Gasperini che non molla fino all'ultimo e guadagna un punto meritatissimo. E ora per i bianconeri altro test importante, perché dopo la sosta dovranno vedersela con una Lazio in stato di grazia (chiedere al Sassuolo ieri asfaltato con un imbarazzante risultato tennistico: 6-1) che, a dispetto di infortuni e acquisti al risparmio, viaggia solidamente al 4° posto subito dietro l'Inter di Spalletti che continua a non convincere del tutto, a scippar punti qua e là, ma pure a vincere. Anche stavolta il Benevento avrebbe meritato qualcosa di più ma alla fine l'Inter torna fa tre punti eterzo posto (ora in condominio con la Juve) proprio davanti alle romane.

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