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Immobile show, la Lazio convince

Battuto 4-0 il Torino, Ciro mattatore ma tutta la squadra gioca bene

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Era ora. La Lazio vince due partite di seguito per la prima volta nella stagione e sale a un punto dal quarto posto agganciando il Napoli. Torino dominato, finisce 4-0 con la rete di Acerbi, la dopppietta di Immobile e il sigillo da angolo di Luis Alberto con deviazione di Belotti che apre ufficialmente la crisi granata. Inzaghi sposa un turn-over moderato rispetto al passato, sono tre i cambi rispetto alla vittoriosa trasferta di Firenze. Marusic e Cataldi a centrocampo, oltre a Caicedo in avanti mentre, a sorpresa, il tecnico biancoceleste conferma interamente la difesa del Franchi Patric, Acerbi e Radu. Tra i big riposano solo Lazzari, Leiva e Correa. Mazzarri (in tribuna per squalifica, in panchina c'è Nicolò Frustalupi, figlio del regista del primo scudetto biancoceleste) presenta il solito Torino, arroccato davanti a Sirigu con licenza di ripartire in contropiede grazie alla coppia Zaza-Belotti. Nonostante la serata gradevole dal punto di vista climatico l'Olimpico presenta un colpo d'occhio veramente triste con solo 25.000 tifosi laziali presenti. Vola Olympia e si parte col solito gioco di luce di uno stadio in cerca di modernizzarsi. Il primo squillo è del Toro, Belotti in mezza rovesciata impatta male il pallone ma è solo un fuoco di paglia. La Lazio prende in mano il gioco e comincia a chiudere gli avversari nella propria area di rigore. Cataldi cuce il gioco, Luis Alberto illumina la manovra e intorno al 20' prima Caicedo sciupa da ottima posizione, poi Cataldi sfiora il gol su punizione dal limite. Ti aspetti un attaccante e invece la sblocca Acerbi con un sinistro da trenta metri, modello Ledesma in un derby di qualche anno fa. Pochi minuti e Immobile fa undici in campionato: assist di Luis Alberto e Ciro, sotto gli occhi di Mancini, fa secco Sirigu sul primo palo. Si va all'intervallo senza sussulti con la Lazio che riesce saltare il pressing granata e a ripartire di rimessa. Che non sia la serata del Toro si capisce dopo due minuti della ripresa: tiro di Meite' deviato, Strakosha respinge, Belotti colpisce la traversa. La Lazio trona subito a spingere e al 25' Caicedo si guadagna rigore ed espulsione di N'Koulou. Ciro trasforma e fanno 99 con la maglia biancoceleste e 12 in campionato. Inzaghi inserisce Correa, Parolo e Luiz Felipe, Mazzari si affida prima a Verdi poi a Iago Falque e Djidji ma è un monologo biancoceleste fino alla firma da calcio d' angolo di uno strepitoso Luis Alberto. Solo applausi per tutti: in quattro giorni il tecnico ha ritrovato la sua banda, ferita una settimana fa dalla sconfitta immeritata di Glasgow. Adesso il Milan a San Siro e un tabù lungo trentanni.

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