SERIE A
La Lazio si risveglia, ora la sfida contro l'Inter
Immobile e Marusic per ritrovare la vittoria e provare a mettersi alle spalle un periodo nero. La Lazio batte il Parma e ritrova il sorriso, peccato solo per la lite tra Ciro e il tecnico al momento della sostituzione quando il risultato era ancora in bilico. Buone notizie dalla difesa che per la seconda volta non subisce reti e dalla tenuta fisica di una squadra comunque alla ricerca di equilibrio. La Lazio torna all'Olimpico dopo venti giorni e due sconfitte pesanti sul groppone. Due black out clamorosi, due ko in fotocopia dopo aver avuto in mano le partite e essere stata capace di farsi rimontare da Spal e Cluj, non esattamente due corazzate. Contro il Parma Inzaghi schiera tutti i migliori, si rivedono Radu, Immobile, Luis Alberto e Marusic tutti rimasti a Roma per preparare la sfida contro i gialloblu. Sull'altro fronte D'Aversa si affida all'ex giallorosso Gervinho in coppia con la torre Inglese. Si parte col volo di Olympia che, spaesata, plana sotto la curva Sud, invece che sul trespolo a metà campo. Poco meno 30.000 spettatori e la solita pioggia fedele compagna delle partite interne dei biancocelesti negli ultimi tempi. Giochi di luce mai visti alla lettura delle formazioni, non è l'Allianz Stadium ma si prova a rendere più caldo uno stadio vecchio e non adatto al calcio. Si parte con tanta paura anche perché Inglese, dopo centoventi secondi, tira sull'esterno della rete da ottima posizione. Pericolo scampato e allora non resta che affidarsi alle ripartenze con il Parma che fa mucchio dietro. Correa sbaglia davanti a Sepe ma al'8' Immobile timbra il cartellino con un diagonale di sinistro dalla mattonella di Beppe Signori (4 reti in campionato). Partita in discesa? Nemmeno a pensarlo con una Lazio sbilanciata nel cuore del centrocampo dove Milinkovic e Luis Alberto aiutano poco Leiva in copertura. Darmian spinge a destra e al 22' Inglese tira a botta sicura ma trova il corpo di Strakosha. La banda di Inzaghi riparte bene ma difende sempre in affanno. Il primo tempo si chiude con due spunti in velocità di Correa ma le conclusioni sono troppo fiacche: vantaggio minimo al riposo, c'è da soffrire e soprattutto da non perdere le distanze tra i reparti come troppo spesso accade. Nella ripresa subito Lazio all'assalto, ci prova Immobile para ancora Sepe, Luis Alberto colpisce il sesto palo stagionale poi lo strappo con Ciro: Inzaghi lo cambia con Caicedo e lui impazzisce, prende a calci i cartelloni e sbraita contro il tecnico prima di accomodarsi in panchina. Buon per tutti che al 66' Milinkovic pennella per Marusic che trova il gol raddoppio proprio come l'anno passato contro lo stesso avversario. Entrano Parolo e Jony per Leiva e Lulic, D'Aversa inserisce Karamoh e Sprocati. Poi Caicedo sbaglia il tris prima del fischio finale di Abisso. Tre punti importanti e ora tutti a Milano a sfidare la capolista Inter.