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Lazio, così non si va in Champions

Solo un pareggio contro il Sassuolo, ora la trasferta di San Siro contro il Milan

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La Lazio si butta via ancora, pareggia al 95' una partita maledetta contro un Sassuolo ultramotivato nonostante la classifica. Apre Immobile su rigore contestato, pari di Rogerio, Berardi illude De Zerbi, 2-2 al fotofinish di Lulic. Corsa Champions aperta per la matematica ma, dopo un solo punto conquistato contro Sassuolo e Spal, e all'orizzonte la trasferta di San Siro col Milan, c'è poco da sperare. Tanta rabbia e scelta sbagliate per una Lazio che vede quasi sfumare l'obiettivo dopo la grande illusione della vittoria contro l'Inter. Inzaghi cambia molto rispetto alla tragica trasferta di Ferrara: dentro Badelj e Parolo per Leiva e Milinkovic, riposa anche Correa con Caicedo dall'inizio vicino a Immobile (alla luce del risultato tutte decisioni non azzeccate). De Zerbi presenta un Sassuolo diverso con Matri unica punta e gli inserimenti di Boga e Sensi. Vola Olympia in contemporanea all'omaggio dello stadio a Veron, presente all'Olimpico. La Lazio parte subito all'assalto, gli ospiti che finora avevano giocato gare molto aperte, scelgono la difesa bassa per proteggere Consigli. Acerbi impegna il portiere emiliano di testa, Badelj, molto lento, spara alto da ottima posizione poi ci sarebbe un mezzo rigore per la Lazio. Non gira bene a Immobile, invocato dalla curva Nord, Consigli rinvia male ma il rimpallo con l'attaccante laziale finisce sul palo (sono sette in campionato). Il Sassuolo si limita a giocare di rimessa senza impegnare mai Strakosha. Nella ripresa succede di tutto: dopo tre minuti Patric crossa, corpo e poi braccio molto aperto di Locatelli. Abisso fischia rigore poi Manganiello lo chiama al Var. Situazione dubbia, alla fine conferma la decisione e Immobile segna il quattordicesimo gol in campionato tra le proteste veementi dei giocatori del Sassuolo. Qui però la Lazio si butta via e Inzaghi non coglie la sofferenza inspiegabile dei suoi che si portano gli avversari dentro la loro area di rigore subito dopo aver trovato il vantaggio. Così prima pareggia  Rogerio, poi arrivano i cambi tardivi del tecnico. Dentro Correa e Milinkovic e subito cambia partita. L'argentino devasta la difesa neroverde, Sergej impegna il solito Consigli in versione polipo. Immobile sbaglia due gol clamorosi, entrano Berardi e Leiva e proprio l'attaccante italiano beffa la Lazio tutta sbilanciata:1-2. L'orgoglio di Lulic al 95' porta un pareggio amarissimo. Ora la Champions é quasi un'utopia.

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