SERIE A

Lazio, così non va

Luigi Salomone

Non basta un secondo tempo tutto all’attacco, la Lazio si fa fermare anche dal Chievo fanalino di coda. Ora il Milan è quarto con il terzo pari consecutivo della banda Inzaghi che andrà da domani in ritiro in vista della sfida di sabato sera contro la Samp. Apre Pellissier, pari di Immobile (nono gol in campionato) che poi colpisce un altro palo come contro il Sassuolo. Gioca male la Lazio per 45 minuti poi si riprende un po’ ma nel complesso lascia davvero una brutta impressione. Di Carlo presenta un Chievo rigenerato. Il pari di Napoli ha restituito certezze ai gialloblu che ora sperano anche nello sconto dalla giustizia sportiva dei tre punti di penalità per il caso plusvalenze. Gioca Pellissier, quasi 40 anni, simbolo del club scaligero e bestia nera biancoceleste. Sull’altro fronte Inzaghi sceglie la Lazio migliore: dentro tutti i titolari che hanno saltato la trasferta di Cipro in Europa League. Assenti Leiva e Luis Alberto ma solito 3-5-2 con Badelj e Correa (seconda partita dall’inizio in campionato) al posto dei due infortunati, sulle fasce Marusic e Lulic con Wallace preferito a Luiz Felipe accanto alla coppia Acerbi-Radu. Sessanta secondi e Chievo subito vicino al gol, angolo per Lazio, ripartenza letale dei veronesi e Pellissier per poco non segna subito. Approccio molle e giusto vantaggio dei padroni di casa: Al 25’ Birsa riparte e serve Pellissier che fa secco Strakosha (110 gol in serie A), battendo sullo scatto Acerbi e Wallace. Reazione biancoceleste tutta in colpo di testa di Correa e un tiro di Parolo, entrambi finiscono fuori. Davvero troppo poco, squadra sconclusionata e senza idee. Subito un cambio, entra Caicedo, esce Radu, difesa a quattro e modulo a specchio del Chievo, il 4-3-1-2. Tutti all’assalto ma Immobile dopo pochi minuti si fa ipnotizzare da Sorrentino in giornata di grazia. Inzaghi inserisce anche Patric al posto di uno spento Marusic, Di Carlo inserisce Cacciatore (un difensore) per Meggiorini. La Lazio schiuma rabbia ma Milinkovic da cinque metri calcia alle stelle, Per fortuna che Correa ispira Immobile che fa 1-1 nel cuore di una ripresa che i biancocelesti stanno giocando tutti nella metà campo del Chievo (entrano anche l’ex Djordjevic e Klyne mentre Inzaghi si affida a Berisha). Il Chievo però si ricompatta e rischia solo sul palo di Immobile e su un tiro di Badelj: non c’è più tempo finisce malissimo. Dov’è finita la Lazio?