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La Lazio non molla la zona Champions

Facile 4-1 alla Spal, riscoperto Cataldi. Ora il Marsiglia in Europa League

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La Lazio si rialza dopo la batosta di lunedì, cala il poker contro la Spal e resta aggrappata alla lotta Champions. Doppietta di Immobille, gran gol del redivivo Cataldi e sigillo finale di Parolo, in mezzo la rete dell'illusorio pari ferrarese di Antenucci su assist dell'ottimo Lazzari. Reazione importante dei biancocelesti che finora sono stati grandi con le piccole e piccoli con le grandi senza mai pareggiare: sette vittorie, quattro sconfitte, ventuno punti che valgono il quarto posto in classifica. Tuoni, fulmini, diluvio sempre quando la Lazio lancia iniziative per provare a rendere meno vuoto l'Olimpico. Niente da fare, la pioggia tiene lontani anche gli abbonati e alla fine non si riesce a toccare neppure quota trentamila. Nel settore ospiti 500 tifosi della Spal, nemici dei laziali dopo quanto accaduto il 28 luglio ad Auronzo di Cadore. Scontri e diffide per alcuni ultras e allora massima attenzione delle forze dell'ordine per evitare ritorsioni per una sfida che mai in passato era stata considerata a rischio. Primo squillo di Immobile che al volo di destro sfonda la porta del fratello di Milinkovic, applaudito dalla Nord per aver battuto due volte la Roma negli ultimi mesi. Mancini in tribuna annota, si gusta Ciro scatenato e voglioso di mettersi in mostra. Il pari immediato della Spal di Antenucci non toglie certezze, Sergej Milinkovic cuce il gioco, Cataldi corre tanto per sostituire Leiva, la Lazio ha voglia di riscatto e allora Caicedo si porta dietro mezza difesa ospite regala a Immobile la doppietta (deviazione decisiva di Vicari) e il nuovo decisivo vantaggio. Prima del riposo il fattaccio: Ciro vola verso la porta lo stesso Vicari lo stende. Sarebbe rosso e punizione dal limite ma Guida di Torre Annunziata (compaesano dell'attaccante laziale) fa Ponzio Pilato. Pochi secondi e fischio finale del primo tempo, arbitro circondato, niente Var (che strano...) e Simone Inzaghi costretto a entrare in campo per fermare le proteste dei suoi: una roba mai vista ed è Lazio-Spal. Nella ripresa qualche stento iniziale poi solo dominio biancoceleste mentre finalmente esce un timido sole. Segna Cataldi poi Parolo, Spal a casa e Marsiglia nel mirino per indirizzare in modo definitivo giovedi il girone di Europa League. Gli applausi finali regalano un po' di serenità in vista dei prossimi impegni dopo una settimana di critiche esagerate. Così come non era tutto finito dopo il ko con l'Inter, non tutti i problemi sono risolti dopo la goleada contro la modesta Spal. Manca equilibrio nell'ambiente laziale, eppure basterebbe poco per godersi di più una buona squadra alla ricerca di un posto in Champions ormai da tanti anni. Non sarà facile ma la Lazio non deve arrendersi ai propri limiti senza lottare.

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