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Inzaghi ritrova la sua Lazio

Immobile super, Caicedo segna, Milinkovic incanta: ora Udine prima del derby

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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L'aquila Olympia vola in alto poi si ferma sotto la curva Sud al termine del suo show. Lo sguardo fiero del simbolo biancoceleste verso i rivali cittadini introduce la sfida più attesa di sabato contro la Roma anche se prima ci sarà la trasferta di Udine. Bentornata Lazio, poker al Genoa, apre Caicedo (uno dei migliori), apriscatole della difesa ospite, raddoppia Immobile. Poi la rete illusoria di Piatek, Milinkovic e ancora Ciro sigillano una vittoria netta e mai in discussione. Primo tempo stradominato dalla Lazio molto vicina ai livelli di spettacolo della passata stagione. Passano 7' e Milinkovic pennella in mezzo, velo di Immobile, testa decisiva di Caicedo con Ballardini sorpreso dalla mossa di Inzaghi che sceglie il doppio centravanti per la prima volta. Cresce il gioco biancoceleste, Genoa sulla difensiva che non riesce mai a presentarsi dalle parti di Strakosha. Leiva è ispirato, Sergej cuce la manovra quasi l'assenza di Luis Alberto lo faccia sentire più al centro degli schemi inzaghiani. Al 23' Bessa perde un pallone sanguinoso sulla trequarti, Caicedo lo smista a Parolo che serve Immobile: Ciro manda in buca di sinistro dalla mattonella di Beppe Signori. Durante il minuto di sosta per il caldo Ballardini rivoluziona il Genoa fino allora impalpabile: dentro l'attaccante Kouame fuori Spolli e ospiti col 4-3-1-2. Medeiros fa venire i brividi a Strakosha ma nella prima frazione di gioco tanta Lazio e poco Genoa. Tutto ok? Nemmeno per sogno perché la Lazio ama il brivido: un minuto di gioco della ripresa, Acerbi commette un'ingenuità colossale e Piatek fa secco Strakosha (bravo l'attaccante polacco seguito dalle big del campionato). Gara riaperta ma sale in cattedra il fenomeno biancoceleste, un certo Milinkovic, ancora alla ricerca della prima rete. Apre la difesa genoana come il burro e va a chiudere di testa l'azione con uno stacco di potenza e precisione su cross pennellato di Lulic. Marchetti, l'unico ex applaudito dai trentamila dell'Olimpico, raccoglie il terzo pallone nella sua rete. Ora gli avversari non fanno più paura e si rivede la Lazio spumeggiante del passato. c'è gloria per Badelj, Correa e Patric e proprio El Tucu, dopo qualche errore in rifinitura, costruisce il poker: mette a sedere Criscito, corta respinta del portiere e Ciro griffa la prima doppietta stagionale salendo a quota tre nella classifica dei cannonieri. Tutti a casa, tabù Genoa sfatato dopo tante delusioni negli ultimi anni. All'orizzonte c'è la trasferta di Udine contro una squadra sempre temibile, poi la madre di tutte le partite, il primo derby della stagione contro la Roma. Tutto d'un fiato fino alla trasferta di Francoforte diventata decisiva per le sorti del girone dopo i risultati della prima giornata per poi chiudere questo miniciclo in casa contro la Fiorentina. Serve il contributo di tutti con tanti impegni ravvicinati prima della sosta, ma la quarta vittoria consecutiva dopo una settimana perfetta regala a Inzaghi qualche certezza in più. Lazio ritrovata anche se ora arrivano gare molto complicate.

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