CASO
Lazio, De Vrij si accomodi in tribuna
Non scherziamo De Vrij se ne stia nella sua villa a cinque stelle a contare i soldi, tanti, che gli darà l’Inter per le prossime cinque stagioni (21 milioni). È finita malissimo, con l’ultimo sgarbo dell’Inter che inquina lo sprint decisivo del campionato per un posto in Champions. E così, guarda che strano, a pochi giorni dalla decisiva trasferta di Crotone, a dieci dalla finale proprio contro i nerazzurri, a Milano annunciano il deposito del contratto col centralone olandese di Inzaghi. Cosa nota, per carità, già a fine gennaio era tutto fatto ma a livello temporale non proprio una mossa ortodossa. Tant’è, Inzaghi si ritrova a gestire un’altra patata bollente nonostante finora nessuno possa dubitare della professionalità del giocatore. Che, però, ha rifiutato tre milioni all’anno da Lotito per accettare 1.2 milioni a stagione in più dai nerazzurri. Giusto, il difensore ha confermato di essere molto attaccato al «vil denaro» (come dargli torto) e quindi è ragionevole porsi il dubbio se stavolta anteporrà la sua voglia di fare il massimo con la Lazio finendo per penalizzare il club che lo ha ricoperto di soldi? Rinuncerà De Vrij ai premi della Champions che farebbero lievitare il suo ingaggio con l’Inter evitando errori contro Icardi e Perisic? E ancora sarà sereno in quell’ultima partita che vale soldi, prestigio e futuro? Risposte difficili, il rischio è troppo alto, si finirebbe per trascorrere tutta l’estate a vivisezionare la prestazione dell’olandese in caso di risultato negativo il 20 maggio a meno che non sia lui stesso a farsi da parte. I tifosi sono combattuti, divisi, avrebbero fatto volentieri a meno, prevale la delusione per un ragazzo molto amato che ha creato un danno economico e tecnico alla società che lo ha portato giovanissimo nel grande calcio. Quindi, arrivederci e grazie: la Lazio non si deve piegare ai mercanti olandesi.