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I dubbi di Inzaghi e una Lazio da ritrovare

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Ormai è crisi, la certificazione in una fredda notte a Bucarest dove la Lazio si butta via nell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Quarta sconfitta nelle ultime cinque partite con solo tre gol realizzati. Dopo quello delle reti incassate, vizio congenito della banda Inzaghi sta venendo fuori anche il problema di segnare. Il tutto coincide con il digiuno di Immobile che non segna dal 6 gennaio contro la Spal e forse non è un caso che, come si è fermato l'attaccante della nazionale, anche la Lazio è andata in difficoltà pur continuando a costruire tante occasioni. Tant'è, Inzaghi deve resettare la squadra per che nei prossimi dieci giorni ci si gioca gran parte della stagione: quattro partite (tre all'Olimpico), due di campionato contro Verona e Sassuolo per provare a tenere il passo delle concorrenti della lotta Champions, il ritorno contro lo Steaua per non uscire prematuramente dall'Europa League e andare in finale di Coppa Italia (l'ultima il 28 febbraio contro il Milan). Serve ritrovare morale e grinta e una condizione fisica accettabile senza dimenticare quel pizzico di fortuna necessario per ottenere buoni traguardi. Il tecnico ci crede,i giocatori devono seguirlo pensando soltanto alla squadra senza personalismi che finora sono stati solo dannosi. La chiave per rialzarsi è solo questa.

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