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Isola dei Famosi, per i social Raz Degan ha già vinto. Flop delle donne del reality

Giada Oricchio
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L'Isola dei (non) famosi sta per chiudere i battenti "minacciando" una prossima edizione. Le corde del format sono usurate e si vede, resistono anche ai tentativi di rinnovarla. Forse perché sono deboli e svogliati, come la spiaggia primitiva, o ultima spiaggia che dir si voglia, tirata fuori a comodo e con eliminazioni decretate nel giro di pochi secondi (un tantino iniquo rispetto a chi al voto ci è stato per una settimana). Insomma fare l'autore dell'Isola non deve essere poi così impossibile. E così domani sera il pubblico si aspetta che il televoto premi Raz Degan. L'ex modello e regista nato a New York e cresciuto in un kibbutz israeliano ha giganteggiato al pari di un Moai dell'isola di Pasqua sugli altri concorrenti. E diciamo la verità: è stato lui a evitare il naufragio della terza edizione condotta da Alessia Marcuzzi, meno robotica del solito, ma ancora troppo scolastica nel gestire la truppa. La sua spalla, Vladimir Luxuria, è migliorata un po' con il passare delle puntate, ma le sue "ramanzine morali" anche mai più. Se tutto va come deve andare le domande da porsi sono tre: con quale percentuale di consenso vincerà Raz Degan, a che livelli arriverà il "rosicamento" dei suoi compagni che per due mesi hanno provato a sbatterlo fuori in tutti i modi e se ci sarà Paola Barale ad accoglierlo in studio. Perché il momento gossip non può mancare: il picco di ascolti è garantito più che con i balletti zoppicanti della Parietti a "Ballando con le Stelle". Gli altri naufraghi: Malena, Nancy, Eva e Simone Susinna non hanno grandi chance di vincere stando ai commenti sui social. A volere fare un pronostico, nell'ordine: Degan, Eva, Malena, Nancy, Simone. Ma chi vivrà, vedrà. E allora cosa resterà di quest'Isola? Il consenso del pubblico verso Raz Degan è la dimostrazione che chi guarda la tv non apprezza solo la caciara, il casino becero e i pettegolezzi. Il pubblico si è lasciato sedurre ed "educare" da chi aveva qualcosa da raccontare. Non importa che Raz sia stato genuino o uno stratega, conta il fine. E indirettamente ha dato una lezione perfino agli addetti ai lavori: chi fa televisione ogni tanto farebbe bene a ricordarsi che la scatola catodica può essere anche un ottimo veicolo didattico. Gli altri uomini, dal querulo Moreno a Ceccherini passando per Giulio Base (gli altri, mi scuso, li ho già dimenticati) sono usciti così come sono entrati: poco simpatici e affascinanti agli occhi del pubblico. Discorso a parte per Simone Susinna. Di lui rimarrà lo sguardo perso nel vuoto e la bocca semiaperta, oltre agli errori in tutti i tempi di intervento e di nomination (perfino quando mangiava a quattro palmenti sostenendo che "è un gioco, è un gioco", è apparso fuori luogo). Capitolo donne. E qui la delusione è notevole: si è visto il peggio delle donne. Tralasciando Nathalie Caldonazzo e Dayane Mello, archiviate in fretta e furia, Giulia Calcaterra ha vinto a mani basse il trofeo di più antipatica dell'Isola o come ha detto lei stessa riguardandosi dal tinello di casa "smorfiosa". Giovane, bella, brava eppure tanto acida e supponente: sempre con il dito puntato, sempre a primeggiare senza rendersi conto che non era la Pellegrini alle Olimpiadi, ma in un reality show "aggiustato" in corsa dagli autori. E' proprio vero che lo schermo televisivo è una brutta bestia. Samantha De Grenet ha avocato a sé il ruolo di Deus ex machina e per un po' le è pure riuscito. Giornate intere trascorse a spettegolare, fare strategie e calcoli, comandare democraticamente. E' venuta fuori il prototipo della donna-maestrina che urterebbe il sistema nervoso a un santo appiccicato al muro. La stessa De Grenet ha poi ammesso che si comporta così anche a casa e che ha intenzione di ammorbidirsi. Benvenga. A lei invidiamo solo il pimpante padre ottantenne che dimostra vent'anni di meno. A fregare la monarchia sono state due popolane: Nancy e Malena. I due "granchietti" silenziosi hanno navigato a vista riuscendo sempre a ribaltare la situazione a loro favore e centrando l'ambito obiettivo: la finale. Tanto sanno che non vinceranno mai. Il pubblico non si è fatto ingannare nemmeno da Eva Grimaldi. Aveva bisogno proprio di andare all'Isola dei famosi per rendere di dominio pubblico la sua bella storia d'amore? L'attrice ha ondeggiato allegramente da una fazione all'altra, si è mossa con furbizia, ma a causa della sua scomposta voracità e ingordigia (è arrivata addirittura a rubare cibo a Simone), l'hanno resa una cinquantenne sgraziata. Così famelica da divorare la sua simpatia e amabile fragilità. Ecco l'Isola ci ha restituito il ritratto di donne pettegole, manipolatrici, intrise di luoghi comuni ("le donne possono stare una vita senza gli uomini, ma gli uomini senza le donne sono niente. Non sono capaci di stare da soli" ha sentenziato Nancy), a tratti dal comportamento infido. Un vero peccato.

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